9923 Unione europea: al vertice di Bruxelles raggiunto un accordo antispread

20120629 15:57:00 red-roma

Dopo 20 ore di estenuante trattativa,è arrivato all’alba l’accordo fra i paesi europei: Un accordo importante ma limitato che lascia irrisolti gran parte sul futuro dell’economia della Unione Europea e sulla nuova archittura politica dell’Europa futura.
L’accordo dei leaders europei prevede un meccanismo antispread e che che le banche potranno essere ricapitalizzate direttamente dal fondo salva stati, per rassicurare i mercati e contrastare manovre speculative.

A Bruxelles l’intesa è stata raggiunta nella notte, dopo una lunga e complicata trattativa, arrivata fino alle minacce di veto da parte di Italia e Spagna.
Il timore di chiudere il vertice più atteso con un nulla di fatto ed affrontare la prova dei mercati, senza nessun nuovo elemento, ha prevalso sulle difficoltà e resistenze . I Governi della zona euro hanno concordato un pacchetto di misure, che prevede un meccanismo anti-spread e la ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo europeo salva stati.
Con queste decisioni l’ Unione Europea intende rassicurare i mercati, mettere un freno alla speculazione e ridare stabilita’ all’euro.
In aggiunta a queste misure è previsto un pacchetto di 120 miliardi di euro, da destinare a immediate misure per la crescita e l’occupazione.

“Affermiamo che è imperativo rompere il circolo vizioso tra le banche e il debito sovrano”, è scritto nel comunicato letto dal presidente Herman van Rompuy, al termine del vertice dell’Eurogruppo,alle quattro del mattino.
“Oggi abbiamo concordato misure nuove" ha spiegato Van Rompuy.
La prima è che le banche potranno essere presto ricapitalizzate direttamente dal fondo salva Stati, sotto certe condizioni, e potranno avere un’unica sorveglianza, con il pieno coinvolgimento della Bce”.
La seconda, è la possibilità che, i paesi che si comportano bene, usino il fondo Efsf-Esm (European stability mechanism) per assicurare i mercati”.

Si tratta chiaramente di una conclusione del vertice di Bruxelles che piace a Italia e Spagna, in particolare a quest’ultima che otterrà la ricapitalizzazione delle banche.
Il Presidente Mario Monti lascia il Consiglio soddisfatto: “Le misure a breve sulla stabilizzazione della zona euro sono un fatto molto positivo per l’Eurozona e una duplice soddisfazione per l’Italia che ne ha stimolato il processo. C’e’ stata tensione e una lunga discussione ma alla fine si è raggiunto l’accordo”. Inoltre, lo stesso Monti fa sapere che l’Italia non intende utilizzare lo scudo anti-spread, almeno per il momento.
Monti spiega che al vertice non è stata presa alcuna decisione sull’eventuale aumento della dotazione per il fondo salva-Stati, ma sottolinea che, dopo la decisione di affidare all’Esm il compito di raffreddare gli spread, la questione e soltanto da definire. Alla domanda se sia in campo l’ipotesi di trasformare il fondo Esm in banca per consentire l’accesso alla liquidità della Bce, Monti chiarisce che non se ne è parlato, ma che “tutte le ipotesi sono in campo”.

La Cancelliera della Repubblica Federale Tedesca Angela Merkel,che aveva iniziato con una serie di no, parla alla fine di “buoni risultati sugli strumenti Esm ed Efsf, una buona base su cui lavorare”. Merkel ha parlato di “una buona decisione soprattutto per quanto riguarda la crescita e la lotta alla disoccupazione”.

Il presidente francese Francois Hollande non anticipa nulla, ma ai giornalisti assicura che dall’Eurosummit sono uscite decisioni importanti. “La Bce giocherà un ruolo pieno nella supervisione unica bancaria”, sottolinea Barroso, riferendo che l’Istituto di Francoforte ha “concordato” di servire come agente di Efsf e Esm.

Ovviamente l’accordo riguarda soltanto alcuni punti forse i più urgenti, ma resta ancora da raggiungere una intesa su come uscire dalla crisi, attraverso decisioni politiche e misure economiche che rendano possibile riprendere la via dello sviluppo,superando una visione del risanamento fondato unicamente sui tagli.
Insomma per non restare prigionieri dal dilemma se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto,occorre restare al merito. Questo vertice di Bruxelles ha raggiunto un risultato non trascurabile e necessario, ma adesso dalla risposta alle banche ed ai mercati occorre passare a quello che attendono, in termini di occupazione, di welfare e di salari, i cittadini europei.
Su questa sfida resta ancora tanto da chiarire e da fare e quindi sarà davvero possibile misurare la capacità delle istituzioni europee e dei singoli stati, assieme alla loro capacità d progettare un nuovo assetto costituzionale e politico per il continente.
Sarebbe sbagliato , di fronte allo scampato pericolo di un fallimento del vertice, pensare che tutti i problemi sono risolti o sulla strada per risolversi.
Non è cosi!

 

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