11928 PD – PARLAMENTARI ESTERO

20160130 15:29:00 guglielmoz

1 – FEDI (PD). Riduzione IMU anche per gli emigrati su abitazione data in comodato d’uso: la mia proposta di legge
2 – L’On. LA MARCA all’inaugurazione del master in “global marketing, communication and made in ITALY” promosso dalla fondazione Italia usa insieme al centro studi “comunicare l’impresa
3 – L’On. F. LA MARCA: la scomparsa di SERGIO TAGLIAVINI, una grave perdita per la nostra comunità
4 – L’On. PORTA (PD): i pensionati in Venezuela sono stufi di promesse e attendono risposte positive

1 – FEDI (PD). RIDUZIONE IMU ANCHE PER GLI EMIGRATI SU ABITAZIONE DATA IN COMODATO D’USO: LA MIA PROPOSTA DI LEGGE
Ritenendo ingiusto e irragionevole che gli italiani residenti all’estero non debbano usufruire delle agevolazioni fiscali sull’IMU concesse agli italiani residenti in Italia i quali danno in comodato d’uso l’immobile di loro proprietà ad un parente in linea retta, ho presentato una proposta di legge che estende anche ai nostri connazionali la riduzione del cinquanta per cento della base imponibile dell’IMU nel caso in cui il loro immobile sia dato in comodato d’uso ad un parente in linea retta e collaterale fino al secondo grado, includendo quindi, oltre a figli e genitori, anche nonni e fratelli. Roma, 28 gennaio 2016
È noto che la legge di stabilità per il 2016 ha introdotto la riduzione del cinquanta per cento della base imponibile IMU per gli immobili dati in comodato d’uso a figli o genitori. Il beneficio si applica purché il contratto sia registrato e il comodante possieda un solo immobile in Italia, e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è sito l’immobile concesso in comodato. Esclusi da tale beneficio sono i cittadini italiani residenti all’estero i quali danno in comodato d’uso l’immobile posseduto in Italia ai loro parenti.
Come è noto molti cittadini italiani residenti all’estero devono attualmente pagare l’IMU, la TASI e la TARI sull’immobile posseduto in Italia (con l’esclusione dei pensionati che devono pagare solo la TARI ridotta di due terzi).
LA MIA PROPOSTA DI LEGGE, cofirmata anche dai colleghi del PD Porta, La Marca, Farina, Garavini e Tacconi, si propone di rispondere alle particolari specificità e condizioni dei cittadini italiani residenti all’estero proprietari di immobili sul territorio dello Stato. La proposta di legge, infatti, vuole evitare trattamenti che penalizzano i nostri connazionali i quali concedono l’utilizzo del loro immobile a loro parenti evitando così il decadimento dello stesso e mettendo a disposizione di propri parenti (la proposta di legge prevede fino al secondo grado e cioè oltre che a genitori e figli anche a nonni e fratelli) la possibilità di abitare gratuitamente in un alloggio seppur pagando tutte le tasse comunali (TASI, TARI, ecc.) se previste.
La proposta di legge prevede quindi che il beneficio della riduzione del cinquanta per cento della base imponibile IMU si applichi anche alle unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, possedute da cittadini italiani iscritti all’AIRE da almeno tre anni concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta e collaterale entro il secondo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia.

2 – L’ON. LA MARCA ALL’INAUGURAZIONE DEL MASTER IN “GLOBAL MARKETING, COMMUNICATION AND MADE IN ITALY” PROMOSSO DALLA FONDAZIONE ITALIA USA INSIEME AL CENTRO STUDI “COMUNICARE L’IMPRESA”
Martedì 26 gennaio, presso l’Auletta dei Gruppi della Camera dei Deputati, si è tenuta l’inaugurazione del Master in “Global Marketing, Communication and Made in Italy” promosso dalla Fondazione Italia USA insieme al Centro Studi “Comunicare l’Impresa”. Roma, 28 gennaio 2016
L’on. Francesca La Marca, invitata in qualità di parlamentare eletta dalle comunità italiane nord americane, è intervenuta augurando ai 300 giovani iscritti al Master e agli organizzatori un proficuo lavoro in uno dei settori strategici per il nostro Paese. Nel suo intervento la deputata ha invitato gli studenti a vedere nelle nostre comunità nel mondo un fattore prezioso per la promozione del Made in Italy, per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane, per la promozione dell’immagine del prodotto italiano nel campo della commercializzazione e del turismo.

3 – FRANCESCA LA MARCA: LA SCOMPARSA DI SERGIO TAGLIAVINI, UNA GRAVE PERDITA PER LA NOSTRA COMUNITÀ
Desidero partecipare al dolore della moglie e della figlia per la scomparsa di Sergio Tagliavini e al rammarico della comunità italo-canadese che perde un importante protagonista del giornalismo e della comunicazione in lingua italiana.
Tagliavini, prima come capo-redattore del Corriere Canadese e poi come fondatore e direttore di Lo Specchio ha segnalato, sostenuto e valorizzato per decenni la crescita della comunità italiana a Woodbridge e nella Grande Toronto. In questo modo egli è stato un promotore di cultura di origine, di identità e di diffusione della lingua italiana.
Il suo contributo alle attività sociali non è stato meno significativo, come dimostrano tra le altre cose la realizzazione del Monumento ai caduti sul lavoro e la lunga vita dell’ Woodbridge Italian Festival. Se la comunità italo-canadese dell’Ontario ha raggiunto la considerazione di cui gode, lo si deve al lavoro e al protagonismo di tanti emigrati ma anche al contributo che uomini come Tagliavini hanno dato sul piano della sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Per questo le persone come Tagliavini meritano la nostra gratitudine e il nostro convinto ringraziamento. 29 gennaio 2016

4 – PORTA (PD): I PENSIONATI IN VENEZUELA SONO STUFI DI PROMESSE E ATTENDONO RISPOSTE POSITIVE
Il Presidente del Comitato italiani nel mondo della Camera riferisce che il Ministero del Lavoro e l’Inps sono in attesa del “via libera” del Ministero dell’Economia sull’adozione di un cambio parallelo e più favorevole per le loro pensioni Roma, 29 gennaio 2016.
Mentre i nostri pensionati in Venezuela sono alle prese con il dramma delle pensioni quasi azzerate ed i conseguenti e gravi disagi economici ed umani, continua da mesi lo stucchevole balletto delle responsabilità tra ministeri ed enti competenti che si sono impegnati a trovare una soluzione “giusta e tempestiva” al problema. Tuttavia in seguito anche ai nostri numerosi, multiformi e pressanti interventi, ci sembra di capire che la questione sia all’ordine del giorno del Governo e che il Ministero dell’Economia stia effettuando, purtroppo con la lentezza che caratterizza da sempre i nostri apparati burocratici, una serie di conclusive verifiche, presso Inps, Ministero del Lavoro e Banca d’Italia, sulla fattibilità delle proposte relative all’utilizzo di un cambio parallelo (ancorché sempre ufficiale) della valuta italiana in bolivares e dei relativi costi da affrontare. E’ da tempo che la comunità italiana in Venezuela chiede alle Stato italiano di considerare una priorità l’adozione di un sistema di cambio per le pensioni pagate in Venezuela che non penalizzi i nostri pensionati ivi residenti e che tenga conto del reale potere d’acquisto del bolivar, delle pensioni venezuelane artificialmente rivalutate negli ultimi anni dal Governo venezuelano e dell’elevato tasso di inflazione anch’esso causa di una crescente sopravvalutazione del tasso di cambio reale. I nostri pensionati in Venezuela sono esasperati e, data la precaria situazione socio-economica in quel Paese, la maggioranza di loro con la perdita delle prestazioni assistenziali (trattamento minimo, maggiorazioni sociali, assegni familiari) ha anche perso la serenità e il reddito di sussistenza. Ribadisco di aspettarmi una manifestazione di responsabilità e solidarietà da parte dei Ministeri competenti che non possono e non devono ignorare le istanze di aiuto e di giustizia che giungono dalla nostra comunità di pensionati in Venezuela (ricordo nuovamente che le pensioni pagate in Venezuela sono diminuite da 6.096 nel 2010 a 4.713 nel 2014, e continuano a diminuire sia nel numero che nell’importo, per un risparmio da parte dell’Inps di circa 15 milioni di euro). Sono senz’altro presenti quindi i margini non solo umani ma anche economici per venire incontro alle legittime richieste dei nostri connazionali residenti in quel Paese. So che i nostri connazionali si aspettano, anche da me, una risposta urgente, definitiva e soprattutto positiva alle loro drammatiche istanze e sono stufi di sentire ripetere solo annunci e promesse. Proprio per questo, nei limiti che il mio ruolo e il mio personale impegno obiettivamente comportano, continuerò a seguire, vigilare e sollecitare l’attività di Ministeri ed enti coinvolti per la soluzione di questa triste vicenda che potrebbe essere risolta senza grossi oneri per lo Stato italiano e con un segnale di solidarietà e di attenzione verso i nostri connazionali e il Paese latino americano con il quale l’Italia ha da sempre degli ottimi rapporti umani, sociali, politici ed economici.

 

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