9749 TUNISI: mostra delle opere di Maurizio Valenzi, artista e politico, alla presenza di Napolitano

20120509 22:08:00 redazione-IT

[i]Si apre a Tunisi , nei locali dell’Istituto Italiano di cultura, una mostra delle opere di Maurizio Valenzi, artista e grande italiano, alla presenza di Giorgio Napoletano, in visita ufficiale in Tunisia.[/i]
[b]di Andrea Amaro[/b]

Si inaugura a Tunisi il 16 Maggio, in occasione della visita ufficiale in Tunisia del Presidente Giorgio Napolitano, la mostra intitolata “ Omaggio a Maurizio Valenzi” , a cura della Fondazione Valenzi di Napoli e dello stesso Istituto di Cultura. La mostra raccoglie opere del periodo tunisino di Valenzi, per raccontare il suo straordinario percorso di vita, la grande umanità e gli ideali che lo ispirarono.
Maurizio Valenzi nasce a Tunisi nel 1909 da famiglia ebrea sefardita originaria di Livorno ed emigrata in Tunisia come tanti italiani, di ogni condizione sociale, alla ricerca di una vita migliore e favoriti dalGoverno, nell’intento di trasformare la Tunisia in una colonia dell’Italia, la cosiddetta quarta sponda;

speranza vanificata dalla Francia che occupò quel paese, trasformandolo in suo protettorato.

Valenzi cresce e si forma in una vasta comunità di immigrati, vivace e culturalmente molto ricca, cosmopolita ed in contatto con esperienze e mondi diversi, ma soprattutto forte per confronto e della contaminazione fra la cultura italiana e quella francese. E’ una caratteristica che contraddistingue tutta la sponda mediterranea del Nord Africa, da Alessandria d’Egitto, dove è nato Giuseppe Ungaretti, a Tunisi, Orano,Algeri fino a Casablanca e Tangeri dove si mescolano le principali culture europee. Negli anni 1930 e 1931 Valenzi studia e lavora a Roma dedicandosi alla pittura e di fronte all’affermarsi del fascismo ed i segnali di una guerra che sconvolgerà il mondo, aderisce ,tornato a Tunisi, al Partito Comunista Tunisino e tra il 1935 e 1937 da vita , con un gruppo di italiani e con l’amico Loris Gallico, al settimanale “ l’italiano”. Successivamente nel 1937, ai tempi del fronte popolare al governo, si reca a Parigi per collegare il gruppo di comunisti italo-tunisini al centro estero del Partito Comunista Italiano, fuorilegge e perseguitato in Italia, e lavora nella redazione della “ Voce degli Italiani” diretta da Giuseppe Di Vittorio.
Tornato a Tunisi viene arrestato e torturato dal regime filonazista di Vichy, al potere in Francia, e nel 1941 viene condannato all’ergastolo ed ai lavori forzati, da scontare nel campo di Lambese in Algeria.

Liberato dagli Alleati, che hanno sconfitto e cacciato le truppe tedesche ed italiane dal tutto il nord-africa, Maurizio Valenzi viene chiamato dal PCI a Napoli per preparare il ritorno in Italia di Palmiro Togliatti, segretario del Partito, dirigere la liberazione di tutto il paese e la ricostituzione dello stato democratico. In quella occasione ha modo di vivere attivamente e da vicino la cosiddetta svolta di Salerno, con la quale Togliatti schiera il Pci per la collaborazione fra le principali forze antifasciste e la partecipazione al Governo di unione nazionale,costituitosi a Bari liberata.

Dopo la liberazione dell’Italia Valenzi rimane a Napoli dove lavora come funzionario di partito , è eletto Senatore per tre legislature, dal 1953 al 1968, ed è componente della Commissione Centrale di Controllo del PCI, nel frattempo riprende a disegnare e dipingere.

Dal 1970 al 1975 e consigliere comunale di Napoli è successivamente viene eletto Sindaco fino al 1983, nel frattempo dopo il disastroso terremoto dell’Irpinia , che devasta anche vaste aree della Campania e colpisce Napoli, viene nominato Commissario Straordinario per la ricostruzione.

Si apre una fase difficile ed esaltante nella vita politica di Valenzi che, meglio di tanti altri, riesce a comprendere, interpretare e dirigere quel vero e proprio rinascimento politico e culturale di Napoli che porterà alla conquista della maggioranza di sinistra al Comune di Napoli ed all’attuazione di una politica nuova e coraggiosa per affrontare i gravi problemi di gestione della città, combattere camorra e corruzione,rilanciare la cultura ed amministrare con la partecipazione ed il consenso dei cittadini. Un lavoro difficile che il sindaco M.Valenzi porterà avanti fino al 1983, con coerenza e decisione e con la capacità di unire generazioni diverse, dimostrandosi capace,lui già anziano, di comprendere il nuovo e di rappresentare quel rinnovamento profondo in cui sperava la maggioranza della città.

Nel 1984 lascerà l’incarico di Sindaco e sarà eletto al Parlamento Europeo.
Naturalmente la lotta per il rinnovamento e lo sviluppo di Napoli e della Campania non si conclude con Valenzi ma continua tuttora fra vittorie e sconfitte, entusiasmi e disillusioni ,forse con l’aggravante che quella tensione politica e morale della fine degli anni 70 sembra oggi meno forte e cresce la disillusione e la difficoltà a realizzare un sogno, che a tanti appare impossibile

[i]Maurizio Valenzi muore il 23 Giugno 2009, lasciando un grande esempio ed un ricordo sempre vivo non solo in chi lo ha conosciuto ma in tutte le realtà dove ha impegnato la propria cultura e la propria umanità per la giustizia ed il progresso di tutti.[/i]

 

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