20120422 09:23:00 redazione-IT
[b]Mario Vattani, il console che cantava contro la resistenza, la Repubblica democratica ed inneggiava al fascismo, celebrerà il 25 Aprile al Consolato di Osaka ? Chiediamone la destituzione, attraverso un rapida procedura disciplinare da parte del Ministero degli Esteri[/b]
Dopo che il Tribunale amministrativo del Lazio , nel marzo scorso, ha temporaneamente sospeso la misura cautelare con la quale il Ministro degli Esteri aveva richiamato a Roma il console Vattani , deferendolo alla Commissione disciplinare, si è determinata la strana situazione che vedrà celebrare la ricorrenza della sconfitta del nazifascismo e della liberazione dell’Italia proprio da quel console che, in un raduno dell’organizzazione neofascista Casa Pound, ha inneggiato alla bandiera nera, alla Repubblica di Salò e tacciato di traditori i partigiani ed i combattenti per la libertà.
Suscita grande imbarazzo ad Osaka ed in Giappone la permanenza di Mario Vattani quale console della Repubblica Italiana, dopo le squallide esibizioni filofasciste nel corso di una manifestazione di Casa Pound a Roma ed “ immortalate” nei dischi del gruppo “ Sottofascia semplice” all’interno del quale Mario Vattani si esibisce con il nome di battaglia di Katanga.
Mario Vattani entra alla Farnesina malgrado la nota militanza neofascista, culminata nell’aggressione violenta nel centro di Roma contro giovani di sinistra per la quale è stato denunciato. Probabilmente aiutato dall’ influenza del padre Umberto che è stato per lunghi anni potente Segretario Generale del Ministero degli Esteri. Da diplomatico Mario Vattani è stato a lungo consigliere diplomatico dell’attuale sindaco di Roma Gianni Alemanno, prima al Ministero dell’Agricoltura e successivamente al Comune. Con questo particolare curriculum e malgrado l’attiva e notoria militanza neofascista diventerà Console di Osaka, dove si trova tuttora.
Ci troviamo di fronte ad una situazione assurda ed inaccettabile che compromette l’immagine del nostro paese all’estero ed è del tutto incompatibile con il comportamento, l’attitudine e la credibilità della diplomazia.
Si rende pertanto necessaria una rapida decisione della Commissione disciplinare e dei responsabili del Ministero degli Esteri, in primo luogo Segretario Generale e Ministro, che sanzioni adeguatamente comportamenti incompatibile per un diplomatico che ha giurato fedeltà alla Repubblica ed alla Costituzione.
Il caso non passa certamente inosservato agli occhi di osservatori stranieri e degli stessi Governi che guardano con attenzione a tutta la realtà italiana, compresa la credibilità del suo personale diplomatico e della sua politica estera.
La redazione invita tutte le associazioni e le personalità democratiche dell’emigrazione ad intervenire sul Ministro degli Esteri Giulio Terzi per superare rapidamente ogni indugio ed a garantire la legalità e la difesa della costituzione rimuovendo Mario Vattani da ogni incarico diplomatico, con il quale si è dimostrato incompatibile.
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