9677 CGIE:Il segretario generale Elio Carozza fa il punto sui lavori dell’Assemblea Plenaria

20120304 18:34:00 redazione-IT

[i]“Iniziare da subito una riflessione seria su cosa vogliamo per il futuro della lingua e cultura italiana nel mondo. Rinnovare entro il 2012 gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero”[b]

ROMA – Si sono conclusi alla Farnesina i lavori del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Durante tre giorni di intenso dibattito sono stati toccati dall’Assemblea tutti i punti di pregnante interesse per i connazionali nel mondo. Per tracciare un bilancio a caldo dell’incontro abbiamo raccolto le riflessioni del segretario generale del Cgie Elio Carozza.
“Fare bilanci – ha esordito Carozza – è sempre una cosa molto complicata. Prima di tutto noi opereremo, e chiediamo al Governo di muoversi in questo senso, per andare alle elezioni degli organi di rappresentanza. Quindi questa potrebbe essere l’ultima plenaria di questa consiliatura. Tuttavia nel tempo che ci separa dalle elezioni c’è ancora molto da fare, quindi, anche se la Plenaria non si riunirà, tutti i componenti del Cgie continueranno a lavorare.

Io penso – ha proseguito Carozza – che oggi, e voglio essere molto prudente, si respiri un nuovo clima. Sarebbe stupido non sottolinearlo. Dalla non attenzione del precedente governo e del sottosegretario Mantica per l’assemblea di ottobre, vedo oggi nella relazione del Governo e in alcuni segnali che sono stati dati in questi primi cento giorni dell’esecutivo, una diversa mentalità con cui si guarda agli italiani all’estero. Il blocco del piano di razionalizzazione della nostra rete diplomatico consolare all’estero, il non aver toccato i pochi fondi disponibili per gli italiani all’estero per alimentare il cosi detto decreto ‘salva carceri’ che incideva anche sul bilancio del Mae e l’aver sentito nei lavori odierni del Cgie una relazione del governo che apre delle porte e chiede al Consiglio Generale di segnalare le questioni su cui l’esecutivo rifletterà per vedere in quale modo dare risposte, rappresentano infatti un segnale di grande attenzione”.

Carozza ha poi spiegato “che gli Ordini del Giorno approvati dal Consiglio Generale rappresentano la fotografia dell’ottimo lavoro svolto dalla Plenaria. Tenendo conto – ha aggiunto il segretario generale – che le prospettive di lavoro del Cgie sono di qualche mese, da un lato vi sono le consultazioni per il rinnovo degli organi di rappresentanza degli italiani all’estero e dall’altro troviamo le elezioni politiche del 2013, il Consiglio Generale ha discusso e approvato degli Ordini del giorno in cui si tiene conto delle urgenze e delle emergenze che necessitano di una risposta per evitare che si stacchi il cordone ombelicale delle comunità con l’Italia. Un legame profondo che poi non potrà essere ricostruito. Questo ragionamento – ha precisato Carozza – riguarda in modo particolare la questione dell’insegnamento della lingua e della cultura italiana all’estero. Su questo punto io credo che dovremmo avere l’ambizione, sia di mantenere quello che avevamo in questo contesto, che era pochissimo, sia di iniziare da subito, e su questo chiediamo al governo un segnale politico, una riflessione seria su cosa vogliamo per il futuro della lingua e cultura italiana nel mondo”.

Secondo Carozza c’è poi “un’altra risposta che dovremo dare, e cioè quella che riguarda qualche migliaia di italiani all’estero che vivono, soprattutto in America Latina, in situazione di indigenza. Credo che su questo punto – ha proseguito il segretario generale – dobbiamo promuovere un atto di solidarietà e di sostegno per questi nostri connazionali. Rimane poi l’altra questione delle elezioni degli organi di rappresentanza, sulla quale il Consiglio Generale non poteva tacere. Io penso che il Governo non possa rinviare queste consultazioni che si dovrebbero svolgere entro il 2012 e che, in ogni caso, sono state già prorogate di tre anni. Un ulteriore slittamento delle elezioni dei Comites e del Cgie significherebbe infatti rimandare il tutto al 2014, visto che nel 2013 vi sono le consultazioni politiche e le Camere sceglieranno il nuovo Capo dello Stato. Se questo fosse lo scenario – ha puntualizzato Carozza – allora il Governo dovrebbe avere il coraggio politico di sciogliere questi organismi dicendo che non servono più a nulla. Ma questo non accadrà perché sia il ministro Terzi che il premier Monti hanno riaffermato in questi cento giorni di Governo la validità dei nostri organismi di rappresentanza. Credo – ha concluso Carozza – che i lavori di questa Plenaria rappresentino la prova provata di quanto loro dicono e penso che dobbiamo preparaci alle elezioni entro questo anno per rinnovare finalmente gli organismi di rappresentanza intermedia”.

(Goffredo Morgia-Inform/eminews)

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