9674 il governo convochi le elezioni per il rinnovo di Comites e CGIE

20120305 11:12:00 redazione-IT

[b]di Claudio Sorrentino[/b]

Tre giorni di intenso dibattito hanno caratterizzato i lavori del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) conclusosi il 1° marzo.
L’assemblea plenaria ha affrontato alcuni temi di grande interesse sui quali si è manifestata una sostanziale unità dei partecipanti, membri del CGIE, parlamentari, forze sociali ed associazioni.
La richiesta principale al Governo, venuta da tutto il CGIE, è stata quella di chiedere le immediate elezioni per il rinnovo dei Comites e del CGIE, in regime di proroga da 3 anni e che rischiano di essere prorogati fino al 2014 con un effettivo svuotamento delle proprie funzioni e della propria capacità di rappresentanza delle comunità all’estero.

Su questo problema il Governo è chiamato ad intervenire con l’indizione di elezioni entro il 2012 anche da un ordine del giorno proposto dai parlamentari eletti all’estero, prima firmataria l’On. Garavini, approvato durante la discussione del decreto mille-proroghe. Anche per questo motivo, quella di questi giorni potrebbe essere stata l’ultima assemblea plenaria del CGIE.

Dalla iniziale relazione del Governo si è avuta la sensazione del cambio di passo rispetto al passato e pur nelle difficoltà che sono state confermate, prima tra tutte quelle di bilancio, ci è sembrato cogliere alcuni aspetti che fanno sperare in una rinnovata attenzione, per il futuro, ai temi della rappresentanza.

Due su tutti gli aspetti nei quali si è manifestato questo cambio di marcia: la conoscenza delle tematiche in trattazione con la coscienza che gli italiani nel mondo sono una risorsa e non un problema e l’atteggiamento di disponibilità a rilanciare la “politica per gli italiani nel mondo” ad uso anche del “made in Italy”, seppur con la rigidità sulle questioni economiche che saranno valutate attraverso la spending review,.

A conclusione dei lavori il CGIE ha approvato all’unanimità una serie di Ordini del Giorno frutto del lavoro preparatorio da parte delle diverse commissioni.

Oltre quello già richiamato sulla necessità di andare alle elezioni subito e nel quale si è espresso anche un giudizio tendenzialmente negativo sul ddl Tofani, segnaliamo quello sulla lingua e la cultura, nel quale è stato chiesto al Governo di recuperare le risorse necessarie per il completamento dell’anno scolastico in corso e l’attivazione di un tavolo di discussione con la presenza di tutti gli attori interessati alla problematica per definire le strategie attraverso le quali è possibile non “recidere” questo importante cordone ombelicale con le nostre comunità all’estero.

Ricordiamo, su questi temi, una recente presa di posizione della FLC e della CGIL.

Un altro odg ha affrontato il problema di alcune migliaia di nostri connazionali, prevalentemente residenti in America latina, che versano in condizioni di indigenza ai quali il nostro paese non può far mancare il sostegno.

Altri temi presenti nelle relazioni delle commissioni di lavoro, tramutatisi quasi sempre in odg, meritano di essere citati:

quello del lavoro e della formazione, in particolare dei nostri migranti in paesi extra europei;
il sostegno alle piccole e medie imprese che agiscono in regime di internazionalizzazione;
la tutela sanitaria che, dopo un periodo di sperimentazione, è stata totalmente abbandonata con la chiusura di molte strutture sanitarie locali che hanno rappresentato la storia della nostra emigrazione in molti paesi (vedasi in proposito la chiusura dell’Ospedale Italiano di Montevideo);
la riduzione della “rete consolare” che rischia, così come sta avvenendo, di togliere qualsiasi punto di riferimento per comunità italiane, anche di dimensioni apprezzabili, lasciando solo postazioni “irraggiungibili” che non rispondono alle esigenze attuali come quello della Cittadinanza, della dichiarazione di esistenza in vita, indispensabile per continuare a percepire la pensione italiana, e molte altre “certificazioni” che, altrimenti, sarebbe impossibile avere.

 

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