9645 Mario Monti a New York: non una parola sulle questioni degli italiani all’estero…

20120212 17:32:00 redazione-IT

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[i]di Rodolfo Ricci[/i]

"L’incontro, peraltro brevissimo, di Mario Monti con la comunità italiana a New York lascia alquanto stupiti:
nelle poche parole di circostanza espresse, non vi è alcun accenno concreto alla piena rappresentanza e partecipazione alla politica nazionale che gli italiani all’estero già esprimono attraverso il voto, non vi è alcuna espressione dell’aiuto secolare allo sviluppo italiano prestato attraverso le rimesse da 5 generazioni di emigrati, non vi è alcuna consapevolezza delle peraltro minime rivendicazioni e fabbisogni che essi chiedono siano soddisfatte per continuare a sentirsi legati alla madrapatria. D’altra parte, nell’ambito di una missione che aveva ben altri obiettivi, Mario Monti si rivolge ad una sparuta e selezionata platea che ha molte affinità con quella che aveva visitato il giorno prima a Wall Street: parla ad un gruppo di imprenditori ai quali chiede di sentirsi membri della vasta comunità di "italiani" e qui lo scambio sta nella possibilità di business e di affari.

Per capire la cultura tecnica del Presidente del Consiglio, basta ricordare le recenti incitazioni alla mobilità della forza lavoro italiana, in particolare giovanile, che "deve prepararsi ad una nuova mobilità nazionale ed internazione", analogamente a quanto fece De Gasperi in un momento critico e di sovrabbondanza di braccia nel belpaese distrutto dalla guerra: "imparate una lingua e andate all’estero".

Strana questa ideologia "tecnica" che non è in grado di valorizzare il proprio patrimonio produttivo e il proprio capitale umano lasciandolo fuggire in tutte le direzioni a vantaggio di altri paesi per abbassare il livello di conflittualità ed evitare vere riforme sociali ed economiche: come considerereste colui che sperpera umanità e intelligenze, mentre si adopera per garantire il trasferimento di immensi patrimoni pubblici (cioè di tutti noi) ai mercati sotto forma di interessi ?

"Tecnicamente" si potrebbe dire che è un incapace. A pensar male, si potrebbe dire che fa gli interessi di altri, nella nuova divisione internazionale del lavoro e dei capitali che si è aperta con la grande crisi.

Un breve suggerimento a tutti coloro che si occupano di italiani all’estero: prepariamoci ad assistere a nuovi grandi flussi di emigrazione dal nostro paese, come già sta avvenendo per Grecia, Irlanda, Portogallo, con la consapevolezza che a dirigerli è chi gestisce le nostri sorti economiche e politiche, compresi i partiti e le figure istituzionali che sostengono il tecnico liberista Mario Monti."

Rodolfo Ricci
(Segretario FIEI)

 

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