9610 VERSO RIO +20 e COP 18, PER UN NUOVO SPAZIO DI CONFRONTO

20120119 16:59:00 redazione-IT

[b]“A Durban abbiamo riaperto il negoziato, l’aspetto positivo è questo. E’ stato riaperto su una convergenza tra l’Unione Europea e le economie emergenti, che non era così scontata anche all’interno della Ue”.[/b]

Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini lo ha detto oggi intervenendo al seminario “Dopo Durban 2011, verso Rio +20 e Cop 18, 2012”, organizzato a Roma da Cgil, Legambiente e Fair in vista del Vertice sullo sviluppo sostenibile che si terrà a giugno a Rio de Janeiro, a 20 anni dall’Earth Summit. Un’iniziativa – hanno spiegato i promotori – voluta per “aprire uno spazio di confronto politico e scientifico sul tema del cambiamento climatico, degli impatti economici sull’ambiente e sulle risposte della società civile alla crisi, con la prospettiva di un lavoro di lungo periodo che sappia costruire un’agenda sostenibile e capace di futuro, in grado di dare risposte ad una crisi senza precedenti”.

“La convergenza in qualche modo con Brasile, Sudafrica e poi anche con la Cina – il ministro – ha cambiato lo scenario e ora il negoziato che riparte chiederà credo alla Ue di assumere impegni più precisi o ulteriori rispetto a quelli presi finora, non tanto per una questione, come avveniva prima, di coerenza con il disegno europeo ma perché è la pressione che ci viene dalle economie emergenti con cui abbiamo condiviso la strategia per chiudere l’accordo di Durban”.

Le economie emergenti, ha aggiunto Clini, ci chiedono “maggiore apertura del mercato, maggiore cooperazione tecnologica soprattutto nel settore energetico e questo rappresenta una sfida per l’Europa perché l’apertura del mercato…richiederà da parte europea una revisione delle regole che abbiamo soprattutto per il commercio internazionale, col rischio per alcuni gruppi industriali europei di avere effetti negativi sulla competitività nei settori dell’industria più maturi e ‘energy intensive’, che hanno maggiore consumo di energia… Si tratta di decidere che tipo di indirizzo dare alle politiche europee per l’incentivazione o per la tassazione in campo energetico”.

Salvando, per un secondo periodo, il Protocollo di Kyoto, la Conferenza dell’Onu sul clima di Durban (Cop 17), tenuta alla fine del 2011, ha sancito, almeno sulla carta, l’impegno per un nuovo accordo globale per la riduzione delle emissioni di carbonio, i cui termini devono essere stabiliti entro il 2015 per entrare in vigore nel 2020. La comunità scientifica invocava invece azioni concrete e vincoli fin da subito, al pari di concreti impegni finanziari per il cosiddetto ‘Green Climate Fund’ destinato a sostenere il taglio delle emissioni e l’adattamento ai mutamenti climatici nei paesi poveri. Rio +20, che precederà la Cop 18, prevista a dicembre a Doha, in Qatar, si focalizzerà su due temi principali: un’economia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà e un quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile.

http://www.misna.org/economia-e-politica/verso-rio-20-e-cop-18-per-un-nuovo-spazio-di-confronto/

 

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