9454 Sfratto esecutivo

20111108 19:10:00 redazione-IT

[b]Il Cavaliere non c’è più: 308 voti a favore, un astenuto. In 321 non esprimono il proprio voto. Alla Camera passa il Rendiconto generale dello Stato, ma cade Silvio Berlusconi, che non è riuscito a convincere gli "indecisi". Bersani: "Rassegni le dimissioni, faremo la nostra parte". L’appunto del premier: "8 traditori"[/b]
Non sono bastate le lusinghe del premier Silvio Berlusconi nei confronti degli indecisi. La maggioranza di governo orami è franata. Al "guado" stabilito dalle tensioni degli ultimi giorni – il voto del Rendiconto generale dello Stato – Pdl e Lega sono arrivati a pezzi: 308 voti a favore, ovvero otto in meno di quello che sarebbe stato necessario per tenere in piedi una maggioranza comunque sull’orlo del galleggiamento (oltre che del ridicolo).

Il minimo da raggiungere era 316 voti, e il premier dopo un vertice notturno in cui aveva riunito anche la famiglia, aveva assicurato con la sua solita determinazione che ce l’avrebbe fatta. Ma stavolta Berlusconi ha dovuto fare i conti con la realtà. Il Rendiconto generale dello Stato è passato grazie al fatto che 321 deputati hanno deciso di non esprimere il loro voto – dunque tutta l’opposizione e i nuovi "fuoriusciti" dal partito. Quei "traditori" che Berlusconi ha detto ieri di voler "vedere in faccia". Un modo, da parte dell’opposizione, per permettere l’approvazione di un documento essenziale per la tenuta dello Stato, e allo stesso modo per dare una "copertura" ai fuoriusciti dalla maggioranza. Un solo deputato si è astenuto.
In molti, soprattutto alleati, nelle ultime ore avevano chiesto al presidente del Consiglio di fare "un passo a lato" (non si può chiedere di fare una "passo indietro" a chi ha detto di non vedere "niente dopo di me"). Ma Berlusconi ha deciso di andare fino in fondo, di chiedere un’ennesima conta, dopo che le ultime – anche sui voti di fiducia – erano state sofferte, e caratterizzate da giochi di scambio mai così scoperti nella storia della Repubblica italiana.
Ora il presidente del Consiglio rassegni le dimissioni e affidi al capo dello Stato la ricerca di una soluzione. Noi faremo la nostra parte", ha detto Pierluigi Bersani, segretario del Pd, principale partito di opposizione.
Il premier si è subito chiuso in aula con Tremonti, Bossi e Maroni. Pare abbia preso atto del fatto che ci sia un problema "con i numeri" e che abbia detto ai suoi che "occorre prendere una decisione subito".
Il pensiero del premier rispetto allo scivolone di oggi è racchiuso negli appunti che sono stati fotografati oggi alla Camera. Vi si legge: "8 traditori", riconfermando il giudizio di natura molare che dà il premier sulla fuoriuscita dai ranghi della maggioranza di alcuni deputati, da cui evidentemente ci si aspettava ben altra disciplina. E poi "ribaltone". Tale sarebbe, secondo Berlusconi, una sua uscita di scena, nonostante la sua maggioranza perda pezzi da circa due anni. Poi "voto", certo un appunto ma anche il principale "calcolo" su cui oggi deve fare i conti un premier a cui è stato chiesto di "rassegnare le dimissioni, andare dal presidente della Repubblica" (lo ha attentamente appuntato) e infine di nuovo la sua ferma volontà "soluzione". Una soluzione difficile da trovare, senz afarsi da parte. "Di sicuro parlerà con Napolitano", ha concesso il ministro della Difesa Ignazio La Russa. La bruciante sconfitta della Camera, comunque, non è evidentemente un motivo sufficiente per Berlusconi per "mollare la presa". I suoi alleati tentano ancora di diegnare possibili ipotesi di "exit strategy", sempre più imbarazzati: «Ora Berlusconi ha alcune opzioni. Deve innanzitutto verificare se ha una maggioranza solida sulle misure anticrisi oppure vedere se è possibile allargare la maggioranza, come ci hanno chiesto i 5 deputati firmatari della lettera di Antonione, sempre con Berlusconi. Altrimenti, si va al voto anticipato, sul modello spagnolo», ha detto ad esempio il vicepresidente della Camera per il Pdl, Maurizio Lupi. In ogni caso, politicamente Berlusconi è finito.

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/5767/

 

Views: 1

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.