9308 L’italia sono anch’io. Una firma per voto e cittadinanza

20111001 17:34:00 redazione-IT

[b]L’articolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone, impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Nei confronti di milioni di persone di origine straniera questo principio è disatteso. Infatti in base alle leggi in vigore, nonostante le Convenzioni europee si esprimano diversamente, non sono cittadini italiani i nati in Italia da genitori di origine straniera, così come non lo sono i ragazzi e le ragazze che vi crescono da italiani pur se i genitori non hanno la cittadinanza italiana. Inoltre, i lavoratori stranieri regolarmente presenti in Italia da anni, nonostante contribuiscano alla fiscalità generale e allo sviluppo della comunità nella quale hanno scelto di vivere, non hanno la possibilità di partecipare alle elezioni delle amministrazioni che governano quelle comunità. Così in molte città italiane percentuali importanti di cittadini e cittadine sono escluse dal voto amministrativo e regionale rendendo la nostra democrazia “incompleta”.[/b]

Le due proposte di legge di iniziativa popolare che sostiene la campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO da un lato assegnano allo jus soli, cioè il diritto di essere cittadini del nostro Paese a partire dal luogo nel quale si nasce e non dalla discendenza di sangue, un ruolo di primario rilievo. La cittadinanza viene inoltre a definirsi come diritto soggettivo e legittima aspirazione delle persone a partecipare a pieno titolo alla vita della comunità e della città, dopo un periodo di soggiorno legale sul territorio, e in tempi ragionevoli. Dall’altro, attraverso il riconoscimento del diritto di voto amministrativo per chi risiede per un periodo congruo (5 anni), si elimina una ingiustizia che rischia di minare sempre più il principio del suffragio universale a livello territoriale, impedendo a milioni di persone di partecipare pienamente alla vita della comunità dove vivono.

[b]LA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA LEGGE SULLA CITTADINANZA[/b]

Il testo fondamentale per la Cittadinanza Italiana è la legge 5 febbraio 1992, n.91 . Il quadro normativo sulla cittadinanza è completato dai due regolamenti di esecuzione della legge, che stabiliscono le norme attuative dei suoi principi generali, i Decreti del Presidente della Repubblica 12 ottobre 1993, n.572 e 18 aprile 1994, n. 362

La legge italiana 91 prevede tre tipi di cittadinanza per chi è di origine straniera: la cittadinanza per nascita, per naturalizzazione, per matrimonio.

La proposta di legge della campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO propone sostanziali differenze sia per chi nasce in Italia da genitori stranieri, che per i minori nati altrove e arrivati al seguito dei genitori. Infine si prevedono importanti novità anche per chi intende diventare italiano da adulto, ossia per chi chiede la cosiddetta naturalizzazione.

Viene proposta la competenza dei sindaci nella procedura di attribuzione della cittadinanza, per promuovere un federalismo che conferisca al territorio la responsabilità di verificare i presupposti per la cittadinanza, avvicinando in tal modo le decisioni alle persone e alle comunità coinvolte.

Infine la proposta di legge cerca di definire un rapporto più trasparente tra cittadini e Stato, riducendo al minimo la discrezionalità sulla decisione definitiva che è basata quasi esclusivamente su presupposti definiti e verificabili.

Legge 91/92: per nascita

E’ cittadino per nascita chi è nato da cittadini italiani. Se i genitori stranieri sono diventati cittadini italiani, anche il figlio diventa cittadino italiano. Per lo stesso principio dello jus sanguinis, se il minore è nato in Italia ma i genitori non sono cittadini italiani, il figlio all’Anagrafe viene iscritto come straniero. Può diventare cittadino italiano solo dopo il compimento del 18° anno, se lo richiede e se risulta ininterrottamente residente su suolo Italiano senza cancellazioni dall’anagrafe dalla residenza di 6 mesi e se, all’atto dell’acquisto, è residente e fa parte del nucleo famigliare di origine.

Se non presenta questa richiesta entro l’anno previsto, può chiedere la naturalizzazione con il requisito di 3 anni di residenza legale e ininterrotta.

[b]La proposta:[/b]

chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente da un anno è Italiano

La proposta di legge della campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO riguardo i nativi introduce lo ius soli: sono cittadini italiani i nati in Italia che abbiano almeno un genitore legalmente soggiornante, il quale ne faccia richiesta. In secondo luogo prevede che siano Italiani i nati da genitori nati in Italia, a prescindere dalla condizione giuridica di quest’ultimi: un principio che va a risolvere situazioni paradossali di bambini che nascono da adulti nati in Italia e non italiani e riproducono una condizione di limbo ingiustificata, una sorta di apolidia familiare che non può essere in alcun modo accettata.

Legge 91: la naturalizzazione non distingue minori non nativi e adulti

La attuale legge 91 non fa differenza tra i minori non nati in Italia, anche se vi trascorrono la loro infanzia e la loro formazione, e gli adulti. I minori non nati in Italia sono stranieri a tutti gli effetti, sono sul suolo Italiano con permesso di soggiorno e a 18 anni per diventare cittadini italiani debbono dimostrare 10 anni di residenza legale ininterrotta, con lavoro o studio regolari, come tutti gli altri stranieri. Sono i casi più ricorrenti, compresi molti nati in Italia che non hanno potuto per varie ragioni conservare il vantaggio della nascita e che si vedono equiparati ai tanti migranti stranieri regolari. In compenso la legge prevede la cittadinanza per chi, nato all’estero, può dimostrare la discendenza da cittadini italiani.

Decide il Viminale

La cittadinanza viene acquistata con domanda al prefetto, proposta dal Ministero dell’Interno e con decreto del Presidente della Repubblica.

[b]La proposta:[/b]

jus soli per minori non nativi e che vanno a scuola

La proposta di legge della campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO riconosce un diritto per i tantissimi minori che crescono e vivono in Italia da italiani: i bambini e le bambine che, nati in Italia da genitori privi di titolo di soggiorno, o entrati in Italia entro il 10° anno di età, vi abbiano soggiornato legalmente, possono diventare italiani con la maggiore età se ne fanno richiesta entro due anni. Un percorso che dà una certezza ai bambini e alle bambine di poter diventare cittadini una volta maggiorenni. Inoltre, su richiesta dei genitori, diventano cittadini italiani i minori che hanno frequentato un corso di istruzione.

Adulti: per la cittadinanza 5 anni e su proposta del Sindaco

La proposta di legge della campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO propone di impegnare i Sindaci, come vertici delle istituzioni più vicine ai cittadini e in un principio di territorialità, nel ruolo di presentazione al Presidente della repubblica della istanza di cittadinanza. La domanda inoltre può venire presentata da uno straniero legalmente soggiornante da 5 anni (e non da 10 anni).

[b]LA PROPOSTA DI LEGGE PER IL DIRITTO DI VOTO ALLE AMMINISTRATIVE[/b]

La Campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO presenterà come proposta di legge di iniziativa popolare il progetto di legge per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza a di nazionalità che l’Anci ha elaborato nel 2005. L’Associazione dei Comuni ha confermato al Comitato il proprio sostegno a questa proposta che di fatto mette in atto un principio contenuto nella Convenzione di Strasburgo del 1992 sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale che il nostro Paese non ha ratificato alla lettera C, che riguarda proprio il diritto di voto.

Il coinvolgimento diretto degli stranieri che vivono e lavorano stabilmente in Italia nella vita politica, anche mediante conferimento dell’elettorato attivo e passivo, è urgente non solo perché si pone nei confronti di queste persone il problema dell’applicazione del principio che è alla base della democrazia in Europa, ossia il principio per cui non può negarsi la partecipazione alle decisioni pubbliche di chi continuativamente contribuisce al loro finanziamento mediante il prelievo fiscale, ma anche perché il voto degli immigrati diventa oggi una garanzia di buon governo, anzitutto per le Regioni e le Amministrazioni locali.

[b]La proposta:[/b]

diritto di voto in città, province e regioni per stranieri in possesso di titolo di soggiorno da 5 anni per il suffragio universale nelle comunità locali

La proposta Anci, che la Campagna assume, afferma che “la partecipazione alla vita politica ed alle attività di pubblica amministrazione, comprensiva del diritto di accesso e della partecipazione al procedimento amministrativo, è assicurata a tutti, senza discriminazioni in base a cittadinanza o nazionalità”: Il diritto di elettorato attivo e passivo nelle elezioni comunali, provinciali,, concernenti le città metropolitane e le Regioni è garantito anche a chi non sia cittadino italiano, quando abbia maturato cinque anni di regolare soggiorno in Italia.

Gli statuti ed i regolamenti degli enti locali disciplinano altre forme di partecipazione degli stranieri alla vita politica ed amministrativa.

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Oggi primo ottobre a Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Bari e in decine di città italiane i comitati locali della campagna allestiranno banchetti e organizzeranno incontri di sensibilizzazione. Un importante appuntamento nazionale che avvicinerà l’obiettivo delle 50.000 firme necessarie per ciascuna delle due proposte di legge. Sono infatti, a pochi giorni dal lancio della campagna, già decine i comitati locali costituiti e migliaia le persone che hanno deciso con la loro firma di sostenere la modifica dell’attuale normativa sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto alle amministrative per le persone di origine straniera.

La mobilitazione per la raccolta di firme continuerà in tutta Italia, anche nei giorni successivi il primo ottobre, con molti appuntamenti locali. Sono infatti già in programma iniziative a Parma, a Salerno e in decine di altre città dove si stanno attivando i comitati locali.

La campagna L’Italia sono anch’io è promossa da 19 organizzazioni della società civile (Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco) e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.

[b]Ecco l’elenco delle città dove sono allestiti i banchetti[/b]

Torino

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 9 alle 12 in piazza Castello e dalle ore 14.30 alle 22 alla Cascina Roccafranca in via Rubino in occasione dell’iniziativa delle ACLI "Utopica 2011"

Milano

Sabato 1 ottobre – banchetto a San Babila dalle 16 alle 20

Castiglione delle Stiviere (MN)

Venerdì 30 settembre – banchetto a partire dalle ore 20,30 presso Villa Brescianelli in via Moscati 27 in occasione del convegno promosso da Cgil Mantova

Varese

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 16 alle 19 in Piazza Podestà

Lecco

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle 9.30 alle 12.30 presso il mercato comunale

Domenica 2 ottobre – banchetto dalle 19 alle 22 presso il circolo arci la locomotiva in via Trieste

Cremona

Domenica 2 ottobre – banchetto dalle 9 alle 18 in Piazza Stradivari presso la Festa Provinciale del Volontariato

Udine

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 17 in via Canciani, uscita galleria Bardelli

Zugliano (Ud)

Sabato 1 ottobre – banchetto a partire dalle ore 9 presso il Centro Balducci

Bologna

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 9 alle 18 in piazza Re Enzo

Imola (Bo)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 9.30 alle 12.30 in piazza Matteotti

Reggio Emilia

Sabato 1 ottobre – presentazione della Campagna da parte del Comitato promotore con animazioni dei giovani artisti, rap e set fotografici in piazza Prampolini, davanti al Municipio, dalle 10 alle 12 con il Sindaco Graziano Delrio, presidente del Comitato nazionale.

Inoltre banchetti in tre luoghi della città: in piazza Prampolini dalle 10 alle 19.30, alla fiera equosolidale nazionale “Tuttaunaltracosa” in piazzale Europa dalle 14 alle 24, alla fiera “Casa e Tavola” in zona Mancasale dalle 17.30 alle 24

Ferrara

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle 10 alle 16 in piazza municipale

Modena

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19 in Piazza Mazzini

Nonantola (Mo)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 18 alle 24 presso la Festa d’Autunno del PD

Parma

Venerdì 30 settembre – alle ore 11 presentazione della campagna in via Casati Confalonieri 5/a

Rimini

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 9 alle 13 in piazza Cavour

Macerata

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 15 alle 20 presso l’Arci Macerata in via Verdi 10/A

Firenze

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle ore 12 presso Passerella dell’Isolotto e dalle ore 16.30 presso la Loggia del Pesce

Nel pomeriggio in Piazza de Ciompi presentazione della campagna “L’Italia sono anch’io”. Sarà allestito un banchetto per la raccolte di firme

Calenzano (Fi)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 12 presso piazza della Resistenza

Campi Bisenzio (Fi)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 12 in piazza Dante

Fiesole (Fi)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 12 in piazza Mino

Fucecchio (Fi)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 12 in Piazza Montanelli

San Casciano in Val di Pesa (Fi)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 12 in piazza Pierozzi

Sesto Fiorentino (Fi)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 12 in piazza Vittorio Veneto

Siena

Sabato 1 ottobre – banchetto presso la Coop Grondaie dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18

Giardini La Lizza (SI)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 18 alle 24 presso la Festa dell’Unione degli Studenti

Colle di Val d’Elsa (SI)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18 presso la Coop

Poggibonsi (SI)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18 presso la Coop

Sinalunga (SI)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 15.30 alle 18 presso il centro commerciale I Gelsi

Arezzo

Sabato 1 ottobre – alle ore 10 presso la Sala Giostra del Saracino del Palazzo Comunale Presentazione della campagna. Intervengono, tra gli altri, il Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani e il Presidente della Provincia Roberto Vasai

Roma

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 16 alle 19 in Largo Torre Argentina, vicino alla libreria Feltrinelli, in piazza Navona a partire dalle 15.30 nel corso della manifestazione “Ora tocca a noi” promossa da Sinistra, Ecologia e Libertà e in piazza della rotonda (pantheon) dalle ore 14 alle 16,30

Albano (RM)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 9.30 alle 12.30 in piazza San Pietro

Ariccia (RM)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 9.30 alle 12.30 in Piazza della Repubblica

Fiumicino (RM)

Domenica 2 ottobre – banchetto dalle 14 alle 19 presso il Parco delle idee – Parco Leonardo

Zagarolo (RM)

Sabato 1 ottobre – banchetto in zona Mercato

Bari

Sabato 1 ottobre – banchetto presso la libreria Feltrinelli in via Melo dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 21

Foggia

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 17 alle 21 presso l’isola pedonale di Corso Vittorio Emanuele (angolo piazza Giordano e C.so Cairoli)

Reggio Calabria

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 17 alle 20 in Piazza Camagna, dalle ore 22 in poi presso il Circolo Arci Random in via Possidonea

Rosarno (RC)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 17 alle 20 presso il Circolo Arci Casa del Popolo Giuseppe Valariori

Riace (RC)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 20, luogo da definire

Stignano (RC)

Sabato 1 ottobre – banchetto dalle ore 10 alle 20, luogo da definire

San Pietro di Caridà (RC)

Sabato 1 ottobre – banchetto presso circolo Arci e Camera del Lavoro CGIL Via Corso Umberto I, n 50 dalle ore 18:30 alle ore 20:00

Cagliari

sabato 1 ottobre – dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 si potrà firmare nei gazebo allestiti in

via Roma, via Dante e piazza Costituzione

Altri banchetti sono in fase di allestimento in Veneto, Sicilia, Campania e in tante altre regioni e città. L’elenco aggiornato è disponibile sul sito [url]www.litaliasonoanchio.it[/url]

http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2011/mese/09/articolo/5456/

 

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