3060 L'On. Mariza Bafile risponde a Segio Romano (Corriere della Sera)

20070402 09:36:00 redazione-IT

Roma – L’Onorevole Mariza Bafile (Unione), eletta nella Circoscrizione Estero (America Meridionale), ha inviato una lettera al Direttore del Corriere della Sera in risposta all’editoriale di Sergio Romano comparso sulle pagine del quotidiano il 26 marzo scorso.
Di seguito per il testo della lettera.

"Egregio Direttore, quale parlamentare eletta in Sudamerica – ha scritto l’On. Bafile – ho partecipato alle riunioni del Presidente del Consiglio Romano Prodi con lacomunità italiana e di origine italiana radicata in Brasile. L’ho fatto nella convinzione che, con la modifica costituzionale che ha permesso agli italiani all’estero di esercitare in loco il diritto di voto e di eleggere rappresentanti propri, l’Italia abbia fatto un passo importante verso un nuovo modo di porsi nel mondo, lasciandosi alle spalle provincialismi stantii e dannosi.

L’ho fatto cosciente dell’importanza di una visita con la quale il Presidente Prodi riprende, in America Latina, un percorso avviato nel 1998, interrotto poi dal governo di centrodestra e nella certezza che lo avrebbe ripreso dando rinnovata valorizzazione all’italianità all’estero. Patrimonio di cui dispongono pochi paesi, forse nessuno come l’Italia.

L’italiano emigrante ha iniziato quella che si può definire la globalizzazione del lavoro e, grazie a questo lavoro, ha contribuito alla crescita dei paesi in cui è arrivato. Ha messo radici e si è integrato in ogni settore, senza mai perdere, però, la sua identità italiana. E senza mai abbandonare i valori legati all’emigrazione e cioè capacità di sacrificio, voglia di costruire, creatività, forza per affrontare solitudine, paure, difficoltà.

E’ grazie a tutto questo che l’Italia oggi possiede un naturale serbatoio umano che agevola i suoi accordi politici, economici, culturali, con gli altri paesi, che favorisce l’internazionalizzazione delle sue imprese e diffonde il made in Italy. Solo un esempio: in Brasile oltre 250 parlamentari sono di origine italiana e nella Confindustria locale il 60 per cento degli industriali sono di origine italiana.

Lungi da me dal voler fare sterile demagogia. Desidero solamente sottolineare dei concetti che purtroppo sono stati dimenticati, ancora una volta, dall’editorialista Sergio Romano nel suo articolo scritto lo scorso lunedì 26 marzo.

Può apparire strano – ha continuato l’On. Bafile – che un ex ambasciatore sia l’autore di un pezzo in cui si invita il Premier Romano Prodi a non esagerare con gli omaggi ‘ai molti italo-brasiliani che hanno contribuito a creare questo straordinario paese (il Brasile), ma purtroppo la nostra diplomazia non è esente da persone che passano lunghi periodi all’estero vedendo solo stralci, piccoli stralci della realtà.

Se l’editorialista Sergio Romano avesse visto con la dovuta umiltà l’intera realtà dei paesi che ha visitato avrebbe capito che, per le nostre comunitá, integrazione non significa automatica perdita delle radici né di un’identità legata a tradizioni e culture tramandate, riannodate e conservate come un grande patrimonio personale.

L’emigrazione, questa parola cui l’editorialista accenna con un certo fastidio, ha aiutato a creare mondi in cui si costruiva senza dimenticare, in cui il meticciato ha dimostrato di potersi trasformare in un valore aggiunto.

Certo non è necessario che tutti lo capiscano, tanto meno che lo capisca Sergio Romano nonostante il suo passato da diplomatico.

Mi permetta però di sottolinearlo io, deputata eletta da quegli italiani che in Sudamerica hanno costruito senza dimenticare, che non mi vergogno, anzi mi vanto, delle mie origini che affondano nell’emigrazione, che sogno e lotto per un’Italia in cui ogni forma di xenofobia, anche quelle più sofisticate possano scomparire e che continuerà a lavorare perché le distanze tra l’Italia dentro e fuori i propri confini diventino sempre più impalpabili".

 

3060-lon-mariza-bafile-risponde-a-segio-romano-corriere-della-sera

3834

EmiNews 2007

 

Visits: 1

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.