20120702 14:16:00 red-roma
Il Presidente del Comites di Hannover, Giuseppe Scigliano, è stato chiamato a tenere una conferenza sul processo di integrazione degli italiani residenti in Germania ed in particolare nella circoscrizione di Hannovere dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione di Osnabrückazione.
La docente Anke Fedrowietz ha aperto i lavori mettendo in risalto l’importanza dell’interculturalità e, in questo contesto, il pregiato lavoro svolto dagli insegnanti di lingua e cultura materna; la Bassa Sassonia è una delle poche regioni in Germania che offre, nelle scuole elementari, questa disciplina.
È seguita, poi, la presentazione di una interessantissima ricerca fatta da un gruppo di studenti sugli italiani residenti ad Osnabrück, fin dai primi emigranti arrivati a nel 1959.
Il Presidente del Comites ha cercato di dare un’idea dei comuni di provenienza degli emigranti italiani, commentando a tal proposito le immagini di una mostra di paesaggi calabresi, mostra, sostenuta dalla Regione Calabria, e presentata con successo a Wolfsburg qualche giorno addietro. Scorrendo su di un maxischermo,le immagini hanno mostrato la straordinaria bellezza dei paesi e delle spiagge calabresi.
Scigliano ha, quindi, posto in evidenza il non irrilevante dettaglio: chi lascia quel paradiso, debba avere grandi motivazioni per andarsene a cercare altrove quello che non ha trovato nei luoghi dove è nato, tra cui, a comiciare dalla realizzazione di realizzare se stesso attraverso il lavoro. Il Presidente del Comites ha illustrato la condizione attuale di crisidel mezzogiorno italiano, partendo dall’Unità d’Italia, passando attraverso i vari Governi che si sono avvicendati, gli interessi delle caste e delle industrie sull’agricoltura fino agli errori che ancora sta commettendo la CEE.
Scigliano ha anche parlato delle cause che hanno indotto milioni di Italiani a lasciare la Patria per recarsi prima nelle Americhe e poi in Europa, passando, poi, all’analisi della collettività residente in Bassa Sassonia, con la proiezione di statistiche demoscopiche, divise per fasce d’età, titoli di studio, professioni svolte, livello di integrazione scolastica dei ragazzi, livello generale di integrazione.
Per concludere, Scigliano ha messo in risalto il bilinguismo giudicando errata la decisione dell’amministrazione comunale di Osnabrück di far morire il progetto bilingue della Johannisschule, che sviluppava, tra le altre cose, le competenze interculturali degli alunni.
Scigliano ha infine risposto alle numerose domande poste dagli studenti, non senza ringraziare la docente Anke Fedrowietz per l’opportunità concessa.
In chiusura, ha lasciato in omaggio un libro in tedesco sui 150 anni di unità d’Italia, scritto dagli studenti dell’università di Jena sotto, la guida della docente Luisa Conti e finanziato dal Comites di Hannover.
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