20060624 10:08:00 webmaster
BERTINOTTI: POLEMICHE INCOMPRENSIBILI
ROMA aiseEminotizie – "Le polemiche avanzate sull’organizzazione dei lavori della Camera dei deputati sono del tutto incomprensibili". Così il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha commentato ieri le polemiche accavallatesi nei giorni scorsi dopo che insieme ai Presidenti delle Commissioni permanenti aveva proposto il cosiddetto "mese corto", lavorare cioè tre settimane al mese lasciando libera la quarta anche per venire incontro alle esigenze dei 12 eletti all’estero.
Una proposta che non è piaciuta al centrodestra che, attraverso molti dei suoi esponenti, ha parlato espressamente di "malafede" dell’Unione. Una tesi respinta da Bertinotti che, in una nota della Camera, sottolinea come "su sollecitazione dei deputati eletti nella circoscrizione estero è stata presa in considerazione una ipotesi di lavoro prima in una riunione dei capigruppo, e poi, più approfonditamente, in una riunione dei Presidenti di commissione, senza che emergesse una sola polemica".
E invece sui giornali Maurizio Gasparri (An) parla di "tentativo di evitare che il governo prenda schiaffi in Parlamento" e Paolo Romani (FI) di "escamotage politico". Unica voce fuori dal coro quella di Massimo Romagnoli, deputato di Forza Italia eletto nella ripartizione Europa che definisce la proposta "una decisione saggia che difenderemo".
"Per la prima volta – continua Romagnoli – in modo bipartisan 18 parlamentari hanno trovato una convergenza su alcuni punti di battaglia, tra i quali il mese corto. Perchè, se io devo stare vicino ai miei elettori in Europa, pensiamo a chi è stato eletto in Australia, in Asia e in Oceania".
A buttare acqua sul fuoco ancora Bertinotti che precisa come "in ogni caso, come ho ripetutamente affermato, l’organizzazione dei lavori della Camera dei deputati sarà decisa collegialmente in una prossima riunione dei capigruppo". (aiseEminotizie)
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