20081210 19:23:00 redazione-IT
di Renata Bagatin, (Segretaria Nazionale Spi-Cgil per le politiche internazionali)
NEL 60° DEI DIRITTI DELL’UOMO LA GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DEI PENSIONATI ITALIANI ALL’ESTERO
Con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, firmata a Parigi il 10 dicembre 1948, le Nazioni Unite affermavano la centralità della persona e dei suoi diritti, introducendo un codice etico moralmente vincolante per gli stessi Governi che troppe volte li avevano violati, come la tragedia della seconda guerra mondiale, appena conclusa, aveva drammaticamente evidenziato.
A sessant’anni di distanza sono ancora molte le violazioni di questi diritti, anche in Paesi come il nostro: basti pensare alle discriminazioni quotidiane verso persone la cui colpa principale è di essere povere o di avere una pelle e una cultura diverse dalla nostra.
Ma questa mancanza di rispetto verso le persone oggi si riscontra anche nelle politiche paternalistiche di un Governo che preferisce procedere con le elemosine un a tantum della social card, anziché con norme e interventi che riconoscano i diritti del lavoro e di cittadinanza dei pensionati.
Ed è significativo che proprio oggi, in queste ore, centinaia di pensionati italiani in tutto il mondo stiano incontrando Ambasciatori e Consoli per portare loro la protesta contro i tagli all’assistenza verso le aree più povere della nostra emigrazione e presentare le richieste che unitariamente i Sindacati dei pensionati Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil hanno presentato al Governo per migliorare le loro condizioni.
Una risposta positiva ai bisogni delle aree più povere e in difficoltà della nostra emigrazione da parte del nostro Governo rappresenterebbe, più di mille parole, il modo migliore per celebrare il 60° di un Documento fondamentale per l’umanità.
Renata Bagatin
Segretaria Nazionale Spi-Cgil
Roma, 10 dicembre 2008
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EmiNews 2008
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