20070430 18:02:00 redazione-IT
Il governo del Venezuela ha annunciato di avere allo studio un progetto presentato da operatori italiani per la produzione di energia alternativa nei settori del solare e dei bio-combustibili.
Il vicepresidente Jorge Rodriguez ha avuto una riunione a Caracas con una delegazione composta da imprenditori italiani, responsabili governativi venezuelani e con gli ambasciatori del Venezuela a Roma, Rafael Lavaca, e d’Italia a Caracas, Gerardo Carante, per studiare la proposta che riguarda, da una parte, la costruzione di un impianto di laminati d’alluminio per l’ elaborazione di pannelli solari e la fabbricazione di concentratori di energia solare e, dall’altra, la produzione di bio-combustibile a partire dai rifiuti.
Della delegazione facevano parte fra l’altro esponenti della società italiana Shap, del Consorzio agrario della Regione Sicilia e della Caribbean Steel.
"La proposta – ha commentato Argis Moreno, coordinatore per
gli Affari internazionali della Vicepresidenza – ha due punti importanti per il settore della produzione di energia: uno riguarda la captazione solare e la trasformazione attraverso pannelli in energia fotovoltaica, e l’altra attraverso lo sfruttamento di bio-combustibili che non influiscano direttamente sul mercato alimentare".
Sul secondo punto Moreno ha ricordato che negli Stati Uniti si producono bio-combustibili a partire dal mais o dal frumento, mentre il progetto italiano "rispetta la produzione alimentare".
Da parte sua l’ambasciatore Carante ha indicato che l’idea è "gestire in modo intelligente i rifiuti prodotti nel settore agro-zootecnico venezuelano" ed ha aggiunto che nel prossimo incontro con il vicepresidente Rodriguez, fissato per fine mese, saranno forniti ulteriori particolari del progetto che includerà trasferimento di tecnologia affinché "il Venezuela possa diventare concretamente un produttore di materiale per l’energia fotovoltaica" (MDG)
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EmiNews 2007
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