1361 COLONIA: VERSUS volge al termine, ma i suoi networks continueranno la loro azione

20060515 19:13:00 webmaster

Si è tenuta il 13 maggio scorso la quarta seduta dell’Osservatorio Regionale del Nordreno-Vestfalia a conclusione del progetto VERSUS.
A fine giugno 2006 si chiuderà il progetto Versus, durato in tutto tre anni. Resteranno in funzione il sito internet con informazioni e rilevamenti statistici sull’immigrazione italiana in Germania, gli sportelli di consulenza per l’orientamento al lavoro e all’apprendistato di Colonia e Dortmund e un network locale a Leverkusen. Inoltre rimarrà attivo, il partenariato tra la Germania e la regione Sardegna, avviato insieme al Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (CIF-OIL), come anche i networks tematici sulla gastronomia e sulla scuola e professione.

Di Angela Sinesi

Nell’ultima seduta dell’Osservatorio Regionale NRW gli obiettivi erano tutti puntati sull’analisi interdisciplinare condotta dal progetto Versus sui giovani italiani di seconda generazione. Da essa emerge che il livello culturale dei loro genitori è piuttosto basso e che i giovani hanno difficoltà ad orientarsi e a capire cosa vorrebbero fare. Sia i genitori sia i figli non sono in possesso di quelle conoscenze che permettono un orientamento a tutto campo per comprendere a chi rivolgersi per ottenere informazioni o cercare un posto di lavoro. I giovani italiani di seconda generazione, pur essendo nati e cresciuti in una società estremamente concorrenziale come quella tedesca, non sembrano essere molto competitivi. Nella maggior parte dei casi i padri italiani sono completamente assenti e non rappresentano per i giovani un esempio da seguire dal punto di vista professionale. Essi non partecipano o non sanno prendere parte alle scelte di vita dei propri figli.
Il bilinguismo, inoltre, non viene considerato dai giovani come una chance in più sul lavoro. A scuola i ragazzi non si “sentono” discriminati, e nella maggior parte dei casi finiscono per accettare di frequentare una Hauptschule o una scuola differenziale, senza ritenere di star subendo un’ingiustizia. I giovani sono coscienti della differenze culturali che esistono tra loro e la società tedesca, ciononostante questo non causa conflitti culturali o etnici. Non c’è quindi ancora una presa di coscienza di quelle che sono le loro reali chance sul mercato del lavoro anche grazie alla conoscenza di più lingue, e neanche della discriminazione strutturale e istituzionale del sistema formativo tedesco.
Secondo Thomas Kufen, responsabile del Land NRW per l’integrazione degli stranieri, gli italiani sono il gruppo culturale e linguistico che negli ultimi anni ha ricevuto meno attenzione da parte dei politici e che oggi dimostra avere i peggiori risultati a scuola e le maggiori difficoltà ad integrarsi nel mondo professionale. Kufen ha sottolineato che il Ministero per l’integrazione degli stranieri è stato creato troppo tardi. Col senno di poi si può dire, infatti, che sarebbe stato necessario occuparsi d’integrazione già nel 1955 quando con i primi accordi bilaterali tra Italia e Germania cominciò l’immigrazione di massa verso la Repubblica Federale Tedesca.
Oggi, è stato più volte sottolineato durante la tavola rotonda che si è tenuta a chiusura della manifestazione, i politici si stanno rendendo conto che il sistema scolastico nel Nordreno-Vestfalia non funziona. Il primo importante passo da compiere sarebbe quello di offrire corsi di tedesco ai bambini stranieri già all’asilo. Rimangono per il momento irrisolti invece i problemi che hanno i ragazzi che oggi frequentano la settima o l’ottava classe. Per loro il governo non ha ancora trovato una soluzione adeguata. Il bilinguismo, inoltre, non viene ancora considerato da tutti in modo positivo. E qui Kufen ha detto che molto dipende dalla formazione degli insegnanti, che non sono preparati a confrontarsi con una società eterogenea. Sarebbe quindi necessaria una formazione professionale diversa, adeguata ai cambiamenti della nostra società. Kufen ha detto infine che il governo si impegnerà anche per dare ai ragazzi che frequentano la Hauptschule la possibilità di ottenere un posto di apprendistato.
Ma qui c’è ancora molto da fare, ha sottolineato Leo Monz, direttore del settore migrazione del DGB-Bildungswerk. Innanzitutto colmare il dislivello che esiste tra il numero di posti di apprendistato che l’industria offre e quello notevolmente più alto dei giovani richiedenti. Monz ha detto ancora che la formazione professionale è importantissima a tutti i livelli e che è necessario sensibilizzare in particolare i lavoratori migranti affinché tengano il passo coi tempi e prendano regolarmente parte a corsi di qualifica professionale.
Alla tavola rotonda dell’ultima seduta dell’osservatorio regionale, ha partecipato anche Uwe Menzen, direttore del settore formazione professionale dell’Industry Service della Bayer, che ha portato alcuni esempi positivi dell’impegno sociale dell’industria nel campo della formazione professionale. Per esempio il cosiddetto Starthilfeprojekt, che permette a giovani che non hanno trovato un posto di apprendistato di seguire in alternativa un corso di formazione professionale di orientamento per un anno presso la Bayer, venendo anche retribuiti. La Bayer sta cercando inoltre di coinvolgere altre imprese nella formazione professionale attraverso il progetto Ausbildungsinitiative Rheinland, in cui viene proposta ad altre ditte una collaborazione con la Bayer per aumentare i posti di apprendistato. Qui Menzen ha spiegato quanto sia però difficile trovare dei partner tra le piccole e medie imprese, che siano disposti a fare formazione professionale, perché essa è oggi troppo costosa. Menzen ha infine detto che non bisogna però scoraggiarsi e che è necessario rimboccarsi le maniche e non disdegnare anche le cose più “semplici”, come per esempio spiegare ai giovani come si scrive una buona domanda d’impiego.
Tre anni di VERSUS, ha concluso Maurizio Libbi, direttore del progetto, ci hanno insegnato che il futuro va costruito insieme, sfruttando le potenzialità esistenti e coordinandole per far nascere nuove iniziative. Ed in questo contesto, ha sottolineato ancora Libbi, i network non possono prescindere dalla collaborazione con il mondo dell’imprenditoria, della politica e del lavoro.
VERSUS, come già accennato, volge al termine, ma anche dopo la fine del progetto continuerà a rimanere in funzione la pagina internetwww.versus-online.com, una piattaforma in due lingue che offre una base di dialogo tra gli attori italiani e tedeschi che si occupano di formazione scolastica e professionale. Essa verrà infatti inglobata nel sito del www.migration-online.de del DGB-Bildungswerk che provvederà a curarne i contenuti.
Anche l’accordo sottoscritto grazie alla collaborazione con il progetti ITENETs e PPTIE tra la Regione Sardegna, VERSUS e la federazione dei Circoli Sardi in Germania continuerà ad esistere e, si spera, porterà i suoi frutti. I due progetti citati sono coordinati dal Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (CIF-OIL) e il loro direttore, Luca Azioni, ha sottolineato che tale partenariato prevede tra l’altro la creazione di una comunità di esperti di origine sarda in Germania a sostegno della Regione Sardegna. Quindi verranno organizzati dei workshops nella regione Sardegna, a cui parteciperanno giovani sardi residenti in Germania. Il progetto PPTIE (Progetto di partnenariato territoriale con gli italiani all’estero) in particolare vede negli italiani all’estero una risorsa in più soprattutto per le regioni dell’Italia meridionale. Gli italiani all’estero infatti, conoscendo bene le realtà dei paesi in cui vivono, rappresentano dei canali di comunicazione che potrebbero contribuire a favorire lo sviluppo economico delle regioni stesse, creando anche occasioni di formazione e lavoro – nel nostro caso – in Germania. Al progetto ITENETs, ha osservato Azioni, VERSUS ha offerto un’ampia base di informazione per creare un network internazionale in materia di lavoro e di formazione. Tale network ha come finalità lo sviluppo delle regioni del Mezzogiorno d’Italia nel campo del lavoro e della formazione attraverso la creazione di legami stabili con gli italiani residenti all’estero.
Maurizio Libbi, direttore di VERSUS, ha sottolineato che attraverso la collaborazione con il CIF-OIL si è potuto mettere a fuoco una strategia di lavoro con le regioni italiane, che sicuramente sono molto aperte all’attivazione di concreti partenariati. In tal senso uno dei fini che si riproponeva il progetto, quello ciò di sviluppare dei modelli di cooperazione a livello internazionale è stato raggiunto.
Ma anche a livello tematico l’esperienza di VERSUS è stata positiva, basta citare il network sulla gastronomia italiana in Germania, che si sta occupando di creare posti di apprendistato nel campo della gastronomia e di offrire occasioni di formazione ai gastronomi stessi. Ed ancora la “Tavola rotonda scuola e lavoro”, che riunisce le principali strutture italiane e tedesche che si occupano di bilinguismo.
A livello locale va ricordato, ha aggiunto Libbi, il network creato a Leverkusen, che ha iniziato un lavoro capillare di orientamento dei giovani italiani in età scolastica e, con la BAYER, anche delle famiglie dei connazionali di Leverkusen.
Infine, presso il Consolato generale di Colonia e il Consolato di Dortmund, rimarranno attivi gli sportelli di consulenza ed orientamento che si rivolgono a chi è alla ricerca di un posto di lavoro o di apprendistato.
Non va dimenticato, ha concluso Maurizio Libbi, che tutto il lavoro di VERSUS non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei partner tedeschi ed italiani che hanno reso possibile le attività programmate. In tal senso un ringraziamento particolare va al Consolato Generale di Colonia e al Consolato di Dortmund, ai loro rispettivi COMITES, ma anche alla NOVAIMPRESA, l’associazione che ha ideato VERSUS e che lo ha accompagnato durante tutto il suo percorso insieme al DGB Bildungswerk che ne ha coordinato la gestione.

 

 

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