12212 16 12 03 – PD. PARLAMENTARI ESTERO

20161205 12:36:00 guglielmoz

1 – L’ON. FRANCESCA LA MARCA INTERVIENE ALLA RIUNIONE DI COORDINAMENTO CONSOLARE DEL CANADA E PARTECIPA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD.
Ancora un fine settimana di impegni istituzionali e politici per l’on. Francesca La Marca in Canada. Sabato 26 novembre è intervenuta telefonicamente alla riunione di coordinamento consolare svoltasi ad Ottawa presso l’ambasciata d’Italia, confermando la sua disponibilità a continuare nel modo più convinto la collaborazione con i COMITES in Canada e con i rappresentanti comunitari
2 – FEDI E PORTA (PD): LE NOVITÀ PREVIDENZIALI NELLA LEGGE DI BILANCIO 2017. La Legge di Bilancio approvata in questi giorni dalla Camera dei deputati (passerà ora al Senato che dovrebbe approvarla definitivamente prima di Natale) contiene alcune importanti novità in materia previdenziale che interessano direttamente e indirettamente i nostri connazionali, pensionati e non, residenti all’estero
3 – FEDI E PORTA (PD) – RIENTRO DOCENTI, RICERCATORI E LAVORATORI: IL QUADRO COMPLETO DOPO LA LEGGE DI BILANCIO 2017. Abbiamo seguito con interesse in questi ultimi anni l’evoluzione della normativa che ha disciplinato le agevolazioni fiscali per i lavoratori “qualificati” – docenti, ricercatori, professionisti, etc. – i quali decidono di rientrare in Italia e, in seguito alle richieste di informazioni e di chiarimenti, la abbiamo illustrata, ancorché sommariamente, in alcuni nostri comunicati
4 – FEDI (PD) AI VOLONTARI DEL CO.AS.IT.: SOLIDARIETÀ STRUMENTO PER SUPERARE POPULISMI ED EGOISMI. Importante occasione di incontro con i volontari, il personale e i dirigenti del Co.As.It. di Melbourne in occasione della consegna dei certificati di merito per l’assistenza agli anziani.

1 – L’ON. FRANCESCA LA MARCA INTERVIENE ALLA RIUNIONE DI COORDINAMENTO CONSOLARE DEL CANADA E PARTECIPA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD.
Ancora un fine settimana di impegni istituzionali e politici per l’on. Francesca La Marca in Canada. Sabato 26 novembre è intervenuta telefonicamente alla riunione di coordinamento consolare svoltasi ad Ottawa presso l’ambasciata d’Italia, confermando la sua disponibilità a continuare nel modo più convinto la collaborazione con i COMITES in Canada e con i rappresentanti comunitari. ROMA, 29 NOVEMBRE 2016
La parlamentare ha ricordato i risultati ottenuti per gli italiani all’estero dal Gruppo PD della Camera, con riferimento alla lingua e cultura, al sostegno dei servizi consolari, alle scuole paritarie, al rafforzamento dell’attività delle camere di commercio italiane all’estero e, sulla base di un suo emendamento, all’aumento del contributo per la stampa italiana all’estero. La Marca, nel suo intervento, ha anche chiesto notizie e approfondimenti sui criteri utilizzati per la nomina dei viceconsoli onorari e sull’attività del funzionario itinerante.
Domenica 27 novembre, l’on. La Marca è stata direttamente impegnata nello svolgimento dell’assemblea nazionale del PD Canada, tenutasi a Toronto nei locali del Columbus Centre. L’assemblea è stata convocata e coordinata dal presidente del partito in Canada, l’ex onorevole Gino Bucchino, e ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei circoli di Montreal e Ottawa, oltra a quelli di Toronto, che hanno preso parte attiva al dibattito. Gli interventi introduttivi sono stati del Presidente Gino Bucchino, del Segretario Paese Mario Marra e della stessa onorevole La Marca. Nel corso dell’Assemblea sono intervenuti anche i delegati Paese. Nel suo intervento la parlamentare ha richiamato la fase di transizione che la vita politica italiana sta attraversando, anche per effetto del referendum confermativo della riforma costituzionale, il cui esito avrà certamente conseguenze dirimenti sul futuro più immediato. Per questo, è necessario ridefinire le prospettive strategiche e le linee d’azione. “Renzi – ha affermato La Marca – ha già dichiarato che, qualunque sia l’esito del referendum, il PD convocherà anticipatamente il Congresso, proprio per ridefinire le prospettive strategiche e le linee d’azione in una fase in cui nulla sarà più come prima”. La parlamentare si è poi soffermata sui risultati ottenuti dal governo in carica, fino all’approvazione della riforma costituzionale, che nel corso dell’assemblea ha generato un confronto molto acceso. In particolare, ha sottolineato il grande impegno per fronteggiare il terremoto e per salvare vite umane nel Mediterraneo, cosa che si dovrebbe rivendicare con forza di fronte all’opinione pubblica mondiale. Si può assentire o dissentire nel merito, ma credo si debba riconoscere l’eccezionalità dello sforzo che si sta facendo per rispondere ai tanti, gravi problemi del Paese e per dare al mondo un segnale di riscatto, come Renzi si è impegnato a fare sin dall’inizio di questo governo”. Dopo avere richiamato gli impegni che dovrebbero avere una proiezione strategica per il futuro del PD all’estero, quali la lingua e cultura, i servizi consolari, il sostegno alla rete delle camere di commercio e la stampa italiana all’estero, per i quali gli eletti del PD alla Camera hanno di recente ottenuto risultati apprezzabili nella legge di Bilancio, la parlamentare ha fatto un accenno al suo lavoro parlamentare a favore degli enti gestori in Canada, senza distinzioni. La Marca, infine, ha concluso chiedendo al PD in Canada di prendere un’esplicita posizione di difesa del voto degli italiani all’estero, oggetto di un grave e pesante attacco da parte di alcune forze politiche e giornali di informazione. “Soltanto il PD ha preso con chiarezza le nostre difese. Questo ci autorizza a trasmettere un messaggio positivo e di speranza alla nostra comunità: il PD c’è, sta dando segnali di attenzione e di apertura verso gli italiani all’estero, che stavamo aspettando da anni, si è collocato su una strada di rinnovamento che può dare all’Italia un impulso di dinamismo che soprattutto all’estero è visto con interesse”. A conclusione dei lavori, l’assemblea del PD in Canada ha rieletto come Presidente nazionale l’on. Gino Bucchino.

2 – FEDI E PORTA (PD): LE NOVITÀ PREVIDENZIALI NELLA LEGGE DI BILANCIO 2017. La Legge di Bilancio approvata in questi giorni dalla Camera dei deputati (passerà ora al Senato che dovrebbe approvarla definitivamente prima di Natale) contiene alcune importanti novità in materia previdenziale che interessano direttamente e indirettamente i nostri connazionali, pensionati e non, residenti all’estero. ROMA, 30 NOVEMBRE 2016
La misura più importante è quella relativa all’aumento sia dell’importo che della platea di beneficiari della Quattordicesima. Si tratta di una prestazione “una tantum” che viene erogata nel mese di luglio ai pensionati ultra64enni i quali hanno redditi inferiore al limite stabilito per legge. Per il 2017 i nuovi importi saranno i seguenti: per tutti i pensionati (compresi i residenti all’estero) i quali hanno più di 64 anni di età e un reddito non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo italiano e fanno valere un’anzianità contributiva fino a 15 anni, l’importo una tantum della 14ma solitamente erogato nel mese di luglio passerà da 336 euro a 437 euro; con un’anzianità contributiva tra i 15 ed i 25 anni l’importo passerà da 420 euro a 546 euro; con un’anzianità contributiva oltre i 25 anni l’importo passerà da 504 euro a 655 euro. Invece per i nuovi beneficiari i quali hanno un reddito tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, gli importi saranno erogati per la prima volta a partire dal 2017 ma saranno leggermente più bassi.
Un’altra novità che interesserà i nostri pensionati all’estero è l’estensione della “no tax area” e cioè della parte della pensione che non viene tassata.
Si stabilisce infatti una disciplina uniforme tra lavoratori e pensionati per le detrazioni dall’imposta lorda IRPEF spettanti con riferimento ai redditi, estendendo ai soggetti pensionati di età inferiore a 75 anni la misura delle detrazioni già prevista per gli altri soggetti, per cui il reddito da pensione non tassabile passerà da 7.800 a 8.125 euro. Dell’innalzamento della “no tax area” saranno beneficiati anche i nostri pensionati residenti all’estero.
Si introduce, in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018, l’Anticipo finanziario a garanzia pensionistica (c.d. APE) e una indennità, a favore di determinate categorie di soggetti in condizioni di disagio sociale, spettante fino alla maturazione dei requisiti pensionistici (c.d. APE sociale). Il Governo dovrà chiarire se ci sono le condizioni per applicare l’Ape (l’anticipo pensionistico) anche ai residenti all’estero – ma presumiamo che per una serie di impedimenti oggettivi, l’estensione non sarà semplice.
Novità anche per la possibilità di usufruire della cosiddetta “Opzione donna”: la legge Fornero aveva confermato fino al 31 dicembre 2015 la possibilità per le donne di andare in pensione prima (e cioè a 57 anni e tre mesi con 35 anni di contribuzione), a patto però che avessero scelto (scelgano) di acquisire una pensione calcolata con il metodo contributivo (che come si sa, con riferimento all’importo, è meno favorevole di quello retributivo). Si presume che i 35 anni di contribuzione richiesti possono essere perfezionati anche con il meccanismo della totalizzazione dei contributi previsto dalle convenzioni internazionali di sicurezza sociale, siano esse bilaterali o multilaterali come i Regolamenti comunitari.
Ora la legge di Bilancio 2017 prevede l’estensione della possibilità di usufruire della cosiddetta “Opzione donna” alle lavoratrici che non hanno maturato entro il 31 dicembre 2015 i requisiti richiesti a causa degli incrementi determinati dall’adeguamento dei medesimi all’aumento della speranza di vita. In pratica viene estesa la pensione anticipata alle lavoratrici nate nell’ultimo trimestre dl 1958.
Numerosi sono gli altri provvedimenti che riguardano i pensionati residenti in Italia: alcuni di essi potrebbero applicarsi anche ai residenti all’estero ma come al solito l’assenza di specifici riferimenti legislativi, l’intreccio e i complessi contenuti delle norme, la difficoltà di applicare all’estero normative che si riferiscono al mercato del lavoro in Italia, giurisdizioni diverse (straniere) che impediscono l’applicazione del diritto oggettivo e dell’interpretazione uniforme delle leggi, comportano l’impossibilità di estendere il diritto anche ai nostri connazionali assicurati all’AGO ma residenti all’estero. Tra queste norme ci sono ad esempio le salvaguardie per gli esodati, il cumulo gratuito dei contributi, appunto l’APE, le agevolazioni per i lavoratori precoci e per le attività usuranti, etc.
Avremmo infine apprezzato un aumento dell’importo delle pensioni minime che riteniamo sia ancora molto basso rispetto alle esigenze esistenziali dei pensionati e una maggiore attenzione alle nostre specifiche richieste relative agli importi minimali delle pensioni in convenzione, alla sanatoria degli indebiti pensionistici, alla presa in considerazione dei contributi esteri ai fini dell’importo della 14ma, ai tanti problemi fiscali che richiedono una soluzione, ma saranno questi i temi della nostra attività politica e legislativa nel prosieguo di questa legislatura.
Ovviamente la Legge di Bilancio potrà essere modificata al Senato, auspicabilmente in meglio, ma i suoi contenuti più qualificanti rimarranno senz’altro immutati. I deputati Marco Fedi e Fabio Porta

3 – FEDI E PORTA (PD) – RIENTRO DOCENTI, RICERCATORI E LAVORATORI: IL QUADRO COMPLETO DOPO LA LEGGE DI BILANCIO 2017. Abbiamo seguito con interesse in questi ultimi anni l’evoluzione della normativa che ha disciplinato le agevolazioni fiscali per i lavoratori “qualificati” – docenti, ricercatori, professionisti, etc. – i quali decidono di rientrare in Italia e, in seguito alle richieste di informazioni e di chiarimenti, la abbiamo illustrata, ancorché sommariamente, in alcuni nostri comunicati. ROMA, 1 DICEMBRE 2016
Ora che la Legge di Bilancio per il 2017 è stata approvata dalla Camera dei deputati con alcune novità per i soggetti succitati, e che entrerà definitivamente in vigore dopo la prossima approvazione anche del Senato (che si presume non ne rivoluzionerà i contenuti) proviamo a interpretare il quadro normativo di insieme che si è determinato.
La Legge di Bilancio 2017 prevede tutta una serie di agevolazioni fiscali e finanziarie studiate per attirare investimenti esteri in Italia ma anche incentivi atti a stimolare il rientro di docenti, ricercatori e lavoratori, specializzati e non, residenti all’estero.
Come è noto per i docenti e i ricercatori erano già state emanate nel corso degli anni norme transitorie contenenti benefici fiscali, ora la Legge di Bilancio ha reso strutturale-permanente (con riferimento alla data di rientro ma non al periodo di fruizione) in favore dei predetti soggetti la misura che consente di abbattere per un determinato periodo di tempo la base imponibile ai fini Irpef e Irap. Tale misura ha consentito e consentirà ai docenti e i ricercatori residenti all’estero rientrati ad esercitare la loro attività in Italia ad ottenere l’esclusione dal calcolo del reddito di lavoro dipendente od autonomo, ai fini Irpef ed Irap, del 90 per cento di quanto percepito (a condizione che tali soggetti siano in possesso di titolo di studio universitario o equiparato e non occasionalmente residenti all’estero, abbiano svolto documentata attività di ricerca o docenza all’estero presso centri di ricerca pubblici o privati o università per almeno due anni continuativi e che vengono a svolgere la loro attività in Italia, acquisendo conseguentemente la residenza fiscale nel territorio dello Stato). Viene inoltre estesa anche ai lavoratori autonomi la disposizione che prevede l’abbattimento della base imponibile Irpef che attualmente è appannaggio solo dei lavoratori altamente qualificati o specializzati che ovviamente rientrano in Italia. Di conseguenza, per effetto delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2017, le norme di favore trovano applicazione a tutti i docenti e ricercatori trasferitisi dopo il 31 maggio 2010, senza termine finale.
Resta fermo il carattere temporaneo dell’agevolazione: l’abbattimento di base imponibile si riferisce al periodo d’imposta in cui il ricercatore diviene fiscalmente residente nel territorio dello Stato e ai tre periodi successivi.
La Legge di Bilancio estende inoltre l’ambito applicativo e la misura delle agevolazioni, di carattere temporaneo, concessi ai lavoratori altamente qualificati o specializzati i quali rientrano in Italia.
La materia del rientro di tali soggetti era stata disciplinata da un decreto legge del 2015 e dalla Legge di Stabilità per il 2016: tali norme avevano introdotto a determinate condizioni una agevolazione temporanea per coloro i quali non essendo stati residenti in Italia nei cinque periodi di imposta precedenti e impegnandosi a permanere in Italia per almeno due anni, trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato. Per questi soggetti il reddito di lavoro dipendente prodotto concorre alla formazione del reddito complessivo IRPEF nella misura del settanta per cento del suo ammontare. L’agevolazione si applica a decorrere dal periodo di imposta in cui è avvenuto il trasferimento della residenza nel territorio dello Stato e per i quattro periodi successivi.
Giova ricordare che l’agevolazione in questione è stata estesa anche ai lavoratori rientrati in Italia beneficiando della parziale detassazione Irpef disposta da una legge del 2010 ma i quali hanno deciso di optare entro il 31 dicembre 2015 per l’applicazione del regime previsto dal D. Lgs. 147/2015 che dispone, in presenza dei requisiti di legge, di sottoporre il reddito di lavoro dipendente a Irpef per il 70 per cento del suo ammontare (con detassazione quindi del 30 per cento).
Ora la Legge di Bilancio per il 2017 ammette alla detassazione parziale anche i redditi di lavoro autonomo ed, in particolare, innalza dal trenta al cinquanta per cento l’ammontare di reddito esente da IRPEF per questa categoria di lavoratori rientrata in Italia.
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni suindicate, è stata introdotta nella Legge di Bilancio una norma che estende l’agevolazione anche ai cittadini di Stati, diversi da quelli appartenenti all’Unione europea, con i quali sia in vigore una convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito ovvero un accordo sullo scambio di informazioni in materia fiscale, in possesso di un titolo di laurea che hanno svolto continuativamente un’attività di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o di impresa fuori dall’Italia negli ultimi ventiquattro mesi, ovvero che hanno svolto continuativamente un’attività di studio fuori dall’Italia negli ultimi ventiquattro mesi o più, conseguendo un titolo di laurea o una specializzazione post lauream, onde evitare discriminazioni ed ampliare il novero dei soggetti beneficiari. Infine la nuova normativa introdotta dalla Legge di Bilancio approvata, per ora, solo dalla Camera dei deputati prevede che l’innalzamento al cinquanta per cento della quota di reddito esente da IRPEF si applichi, per i periodi d’imposta dal 2017 al 2020, anche ai lavoratori dipendenti che nell’anno 2016 hanno trasferito la residenza nel territorio dello Stato (ai sensi dell’articolo 2 del testo unico delle imposte sui redditi, TUIR, di cui al D.P.R. n. 917 del 1986), e ai soggetti che, nel medesimo anno 2016 hanno esercitato l’opzione ai sensi del comma 4 dell’articolo 16 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147.
In sostanza, per le annualità 2017-2020 viene esentato da IRPEF il cinquanta per cento del reddito dei lavoratori dipendenti che hanno acquisito la residenza in Italia nel 2016 e quello dei soggetti, destinatari della legge n. 238 del 2010, che nell’anno 2016 hanno scelto invece di applicare il nuovo regime del predetto decreto legislativo n. 147/2015. Tali categorie di soggetti, per effetto delle norme proposte, per i rimanenti quattro anni dell’agevolazione (atteso che già nel 2016 hanno fruito della riduzione dell’imponibile per il trenta per cento) hanno diritto a una riduzione dell’imponibile in misura più elevata (cinquanta per cento).
Sono esclusi purtroppo dall’innalzamento del reddito detassabile tutti coloro i quali non hanno esercitato il diritto di opzione succitato. Un nostro emendamento a favore di questi soggetti non è stato accolto dalla Camera dei deputati ma ci faremo carico di un ulteriore intervento in Senato per tentare di aprire i termini per esercitare il diritto di opzione.

4 – FEDI (PD) AI VOLONTARI DEL CO.AS.IT.: SOLIDARIETÀ STRUMENTO PER SUPERARE POPULISMI ED EGOISMI. Importante occasione di incontro con i volontari, il personale e i dirigenti del Co.As.It. di Melbourne in occasione della consegna dei certificati di merito per l’assistenza agli anziani. ROMA, 5 DICEMBRE 2016

Durante l’intervento di saluto ai volontari del Visitation Program ho ricordato che “l’impegno per la comunità italiana è il miglior esempio di solidarietà in un momento in cui gli egoismi, politici, culturali, economici, rischiano di bloccare le nostre società, anzi di farci retrocedere. La solidarietà è il miglior antidoto anche per i populismi, per la rabbia, per il tentativo di denigrare gli altri”.
“Ai giovani italiani che arrivano oggi dobbiamo dire che l’emigrazione è stata sempre voglia di costruire, mai distruttiva. Una lezione per tutti arriva proprio dai pensionati, dagli anziani, dai circoli e associazioni che mettono a disposizione strutture per i meno giovani, ai tanti volontari ed anche ai dirigenti del CO.AS.IT. per i programmi e progetti che si realizzano senza alcun intervento del Governo italiano, per il bene della gente. Ho imparato molto da voi ed ho anche avuto il privilegio di rappresentarvi, ora è il momento di restituire alla mia comunità, con analoga passione ed impegno civile”.

 

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