E’ morto Gaetano Greco, figlio di emigrati di Floridia in Australia: militante della Filef, è stato sindaco di Darebin, attivista dei diritti umani e delle comunità indigene

di Salvo Sequenzia

Si è spento in queste ore a Melbourne, dopo una lunga malattia, Gaetano Greco, figlio di emigranti floridiani (Siracusa) che, negli anni Cinquanta, lasciarono Floridia per stabilirsi in Australia, a Melbourne, in cerca di lavoro e di migliori condizioni di vita.

Gaetano Greco era nato sessantacinque anni fa, nel 1960, nella zona nord di Melbourne, dove ancor oggi vive un numero significativo di famiglie e lavoratori italiani.

Greco è stato consigliere comunale dal 2008 e sindaco nel 2014 della città di Darebin, grande area governativa nello stato di Victoria con una popolazione di 136.474 abitanti.

Durante il suo mandato di sindaco ha rinunciato all’auto d’ordinanza e ha devoluto in beneficenza una parte della sua indennità.

Gaetano è stato un attivista e rappresentante dei movimenti internazionali che sostengono i diritti umani, i lavoratori migranti e il multiculturalismo attraverso programmi di ricerca, progetti e azioni su scala planetaria.

Gaetano è stato anche membro del consiglio direttivo della FILEF (Federazione Italiana Lavoratori Migranti & Famiglie) e, ancor prima, membro del consiglio direttivo dell’Associazione Municipale dello Stato di Victoria.

Ha ricoperto il prestigioso incarico di presidente dello ‘Spectrum Migrant Resource Centre’ e di vice-presidente del ‘Consiglio delle Comunità Etniche’ dello Stato di Victoria.

Per il suo impegno a favore dei diritti dei cittadini migranti ha ricevuto il premio di eccellenza multiculturale della ‘Commissione Multiculturale’ australiana.

Colto, riservato, intellettuale cosmopolita formatosi nei ‘think tank’ laburisti più influenti dell’emisfero australe, Gaetano Greco aveva conseguito una laurea in Economia e Commercio, una in Storia dell’arte e il diploma di laurea in Sociologia del Lavoro; aveva una profonda esperienza di revisore dei conti in società internazionali ed era stato funzionario governativo per le questioni relative ai migranti.

Il suo basco e il suo foulard erano divenuti, negli ambienti governativi dell’emisfero australe, un simbolo di coerenza, di rigore e di intransigenza nella difesa dei diritti di milioni di emigrati di ogni razza che vivono sul territorio australiano.

La potente connotazione ideologica del suoi basco rappresenta la testimonianza di una vita vissuta con passione come impegno, studio, lavoro e missione, senza infingimenti, compromessi e mistificazioni.

Chi, come me, ha avuto il privilegio di averlo conosciuto e incontrato in uno dei suoi viaggi in Italia, durante la visita ai parenti a Floridia, non poteva non rimanere colpito, quasi stregato, dal suo carisma, dallo stile della sua personalità e dalla sua colta intelligenza, che lo spingeva ad affrontare naturaliter qualsiasi argomento con quella sicurezza e competenza dell’uomo che aveva respirato l’aria delle grandi regioni del mondo, senza mai cedere al provincialismo e alla gretta sordità dell’individualismo.

Gaetano ci ha lasciati troppo presto. Erano ancora tante le battaglie civili e politiche segnate nella sua agenda, come quella del ‘Preston Market’, divenuta leggendaria e che gli valse l’appellativo di «hero» – eroe civile – da parte delle popolazioni aborigene residente a Preston, che vedevano minacciato il loro mercato comune, principale fonte di lavoro e di sostentamento.

Gaetano Greco ha avuto il destino delle vere promesse, e degli uomini capaci di attraversare con grazia le porte chiuse del tempo in cui viviamo.

 

FONTE: NUOVOSUD.IT

 

Leggi anche:

‘Working class champion’: Darebin councillor Gaetano Greco dies in hospital

Darebin councillor Gaetano Greco loses battle with cancer

 

 

Views: 84

REFERENDUM su LAVORO e CITTADINANZA 2025 | INFORMAZIONI PER VOTARE ALL’ESTERO

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.