
Contributo- riflessione del Coordinamento Nazionale di Lavoro Società per una Cgil unita e plurale
La situazione internazionale
Le crisi di sistema si susseguono ravvicinate, mentre si amplia lo scontro geopolitico, con le guerre per procura e lotte commerciali di potere e di controllo del mercato globale, tra imperi e superpotenze.
L’avanzare nel mondo di una nuova visione multipolare del sistema di rapporti mondiali, degli scambi commerciali e finanziari globali obbliga l’Occidente, l’Europa al cambiamento delle proprie strategie e dei propri posizionamenti.
L’Unione Europea e l’Italia hanno rinunciato ad avere un ruolo nello scacchiere mondiale, una politica estera autonoma e di Pace, piegate ad un atlantismo ideologico e subalterno agli interessi imperiali degli USA. Siamo in guerra e in una economia di guerra.
Il governo italiano è così succube e autolesionista al punto di aderire alla politica bellicista, aumentando le spese militari e inviando armi in Ucraina in spregio alla Costituzione, e alla richiesta di interrompere, limitare i rapporti economici con la Cina, cioè con la seconda potenza commerciale mondiale.
In generale abbiamo una scarsa comprensione e conoscenza delle radici del susseguirsi delle crisi e si dovrebbero riscoprire strumenti di lettura e di analisi, vecchi e nuovi, sulle loro origini per non subirle, per prevenirle e contrastarle.
L’idea di un capitalismo e di un mercato in grado di autoregolarsi e di esercitare una responsabilità sociale dominando le proprie contraddizioni si è dimostrata fallimentare.
Secondo un’analisi e una prospettiva marxista le crisi economiche e sociali sono riconducibili al fatto che, all’interno di una società capitalistica, la valorizzazione del capitale, ossia il conseguimento del massimo profitto nel tempo più breve, rappresenta il valore supremo rispetto al quale ogni altra finalità passa in secondo piano.
Il mercato del neocapitalismo criminale di più profitti, meno diritti e sicurezza miete morti sul lavoro, priva le nuove generazioni di un futuro degno e distrugge la vita del pianeta.
Questo breve richiamo perché in un mondo globalizzato e interconnesso pensiamo che questo ci riguardi, ci coinvolga e ci condizioni.
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I capitoli del documento:
La situazione internazionale
Il salario e il lavoro al centro dello scontro europeo e italiano
L’Unione Europea e il salario minimo
Il salario minimo nella realtà italiana
La situazione in Italia è socialmente difficile, complicata
L’unità e la tenuta sociale del paese sono a rischio
Trent’anni di scambi politici e accordi sindacali a perdere
Il potere d’acquisto dei salari perso da decenni
La scala mobile un pilastro abbattuto
Il modello contrattuale e le leggi sul lavoro
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